L’entusiasmo di ripartire, di ritrovarsi finalmente dopo 2 edizioni saltate per la pandemia. Facce sorridenti e voglia di stare insieme, lasciandosi alle spalle i difficili momenti degli ultimi due anni: è iniziato nella nuova sede della Cittadella dello Sport di Bergamo il torneo di tennis a cura dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà con ospiti legati al mondo atalantino come Enrico Delprato, Cristian Raimondi, Giorgio Frezzolini, Marino Magrin e Lino Mutti.
La nuova location è stata apprezzata dai tanti presenti, in campo, sugli spalti e al ristorante allestito da Sassella Food & Events e i primi ospiti sono stati quelli legati ai colori nerazzurri atalantini. All’Accademia si vive la famiglia fin da piccoli e la si tramanda ai più piccoli: chiedetelo ad Ivan Delprato, allenatore della Virtus Ciserano Bergamo, che ha giocato in coppia insieme al figlio Enrico, giocatore tornato all’Atalanta dopo un anno di prestito a Parma e per la prima volta impegnato nel torneo dell’associazione cittadina. “E’ stata una bella emozione, venivo a vederlo e sognavo un giorno di partecipare insieme a papà –spiega il giocatore classe 1999-. A Parma è stata una bella stagione dal punto di vista della mia crescita, un’esperienza positiva, per il futuro vedremo cosa succederà: sono in prestito dall’Atalanta e so che il Parma avrebbe intenzione di riscattarmi, in terra emiliana resta un’esperienza positiva anche se i risultati non sono stati dalla nostra parte”. “Siamo riusciti a vincere e siamo contenti, ho provato anche il padel e mi è piaciuto, ma il desiderio era giocare con Enrico -spiega il papà Ivan-. Complimenti all’organizzazione, una splendida location, so quanto ha fatto l’Accademia per la Solidarietà, un vanto per tutta Bergamo”.
Nei due nuovi campi realizzati dall’Accademia dello Sport per la Solidarietà troviamo due vecchi cuori nerazzurri, Cristian Raimondi e Giorgio Frezzolini, due affezionati al torneo dell’Accademia e ora impegnati nel padel come tanti ex giocatori. “Riprende la vita normale –spiega Raimondi- e queste serate ci mancavano tanto: per lo scopo, per le amicizie, per l’aggregazione. Perché ci sono questi malumori attorno all’Atalanta? Obiettivamente se ci sono dei malumori sono inspiegabili. Quando li sento mi incattivisco un po’, forse chi mugugna oggi non si ricorda del passato che non è poi così lontano e lo dico da tifoso. La Var? Il mister ha un modo diretto per dire le cose, ma dice la verità e noi quest’anno non siamo mai stati dei “piangini”, non siamo mai stati gente che si dà alibi, facciamo sempre autocritica, ma non vogliamo passare nemmeno per stupidi. In tante circostanze quest’anno, prove tv alla mano, abbiamo avuto torti arbitrali inconfutabili. Ne abbiamo avuti tantissimi. Se abbiamo sbagliato facciamo autocritica, ma obiettività nel dire che ci sono stati errori di altri. Non siamo una piazza che può fare tanto rumore da riuscire a muovere qualcosa”. Frezzolini è ripartito dal tennis proprio da dove aveva terminato, al fianco del compagno di tante avventure Raimondi. “Veniamo da un periodo non bellissimo, quindi tutto che serve per stare bene è positivo. Per iniziative come queste facciamo sempre tutto ciò che possiamo. Musso? Ci sta qualche errore, è arrivato con grandi aspettative e un anno di transizione ci può stare anche. Ha fatto un passo importante, ha grosse qualità e il vero Musso lo vedremo il prossimo anno”.