Il botta e risposta Malinovskyi-Bennacer, col Milan, sotto la Maresana. 21 agosto 2022: l’ultima volta dell’Atalanta con Fabio Maresca, quarantatreenne Vigile del Fuoco di Napoli designato a dirigere la finalissima di Coppa Italia mercoledì sera a Roma contro la Juventus. Un fischietto dal record abbastanza favorevole ai nerazzurri, che ci hanno vinto nove volte contro quattro nulli e soltanto due scivoloni. Per i bianconeri, invece, all’interno del record di 11-2-4, nella corrente stagione ben tre gare dirette: il 3-1 interno alla Lazio all’andata e, dopo il giro di boa, il ko di corto muso dall’Inter prima degli occhiali nel derby torinese a casa d’altri.

Completano il team arbitrale gli assistenti Alessio Bindoni di Venezia e Alberto Tegoni di Milano, con Maurizio Mariani di Aprila nelle vesti di quarto ufficiale. Il Video Assistant Referee è Valerio Marini di Roma 1, il suo assistente Aleandro Di Paolo di Avezzano. L’assistente addizionale di riserva è Stefano Liberti di Pisa. 

Da quasi due anni, insomma, niente rendez-vous tra la Dea e Maresca, con battesimo del fuoco a ferragosto 2015 nel tris di Coppa Italia, ma nel terzo turno eliminatorio, ai danni del Cittadella: nella calura e nel semideserto vacanziero, agli ordini di Edy Reja, i lampi di De Roon, Moralez e Pinilla. Prima dell’1-1 coi rossoneri, nella stagione precedente, dal 2-2 in casa dell’Inter al 3-1 di La Spezia passando dal matchball di Moustapha Cisse a Bologna al gong invernale in un 2021-2022 purtroppo all’ottavo posto senza qualificazione europea.

Di notevole, col partenopeo ad arbitrare, oltre all’1-1 Maxi-Pisano tra 90′ e 97′ in casa col Verona, si ricorda il 7-1 all’Udinese il 27 ottobre 2019: Okaka, doppietta di Ilicic, tripletta di Muriel di cui due su rigore e Diallo con rosso a Opoku sull’1-1 a spianare la strada. Sempre allo stadio cittadino, l’11 dicembre 2016, le zebrette del grande ex Gigi Delneri prevalsero per 3-1 sulla squadra di Gian Piero Gasperini: in gol Duvan Zapata alla fine del primo tempo, quindi Jasmin Kurtic (47′), Seko Fofana (72′) e Cyril Thereau (87′). Nell’annata precedente, invece, l’unica altra sconfitta e una roboante vittoria, sempre nell’attuale Gewiss Stadium. L’1-0 subìto per mano del Cagliari in serata il 2 settembre 2018, complice la punizione al 45′ di Nicolò Barella, e il 4-1 inflitto all’Inter l’11 novembre successivo.

Anche i felsinei e il Sassuolo sono capitati in due occasioni col pompiere del Golfo. I neroverdi al Mapei Stadium di Reggio Emilia il 6 novembre 2016, Gomez-Caldara-Conti, e nella manita sporca a campi invertiti il 5 gennaio 2021, Zapata-Pessina-Zapata-Gosens-Muriel-Chiriches. I rossoblù, invece, anche il 22 ottobre 2017 con Cornelius a batterli dove si parla il dialetto di Gioppino. Negli annali pure un 1-1 casalingo con la Fiorentina e, il 30 settembre 2020, l’unico precedente all’Olimpico prima di dopodomani sera: il trionfale 4-1 a casa della Lazio, doppietta del Papu a cavallo dell’illusione della riapertura di Caicedo dopo il doppio vantaggio degli esterni Robin Gosens e Hans Hateboer. Ma il trofeo della coccarda sarà tutta un’altra storia…