29a (10aR) serie C girone A – Meda, stadio “Città di Meda – Mino Favini” – lunedì 3 marzo (ore 20.30)
Renate – Atalanta Under 23 1-0 (1-0)
RENATE (3-4-2-1): Nobile 7,5; Spedalieri 6,5, Auriletto (cap.) 6,5, Riviera 6; Eleuteri 6, Vassallo 6 (26′ st Delcarro 6), Esposito 6 (34′ st Bonetti 6,5), Ghezzi 6,5 (34′ st Anghileri sv); De Leo 6 (20′ st Plescia 6), Kolaj 6,5 (20′ st M. Calì 6); Bocalon 7. A disp.: Ombra, Gardoni, Marchetti, Siega, Di Nolfo, Satriano, Mazzaroppi, Pellizzari. All: Luciano Foschi 6,5.
ATALANTA U23 (3-4-2-1): Vismara 6; Del Lungo 6, Obrić 5,5, Navarro 6; Bergonzi 6 (11′ st Lonardo 6), Gyabuaa (cap.) 6, Panada 6,5, Bernasconi 6 (10′ st Ceresoli 6,5); Scheffer 6,5 (26′ st Ghislandi 6), Vavassori 6,5; Vlahović 5 (26′ st Alessio 6). A disp.: Pardel, Bertini; Berto, Pounga, Masi, Comi, Mencaraglia, Artesani. All: Francesco Modesto 6.
Arbitro: Peletti di Crema 5 (Bianchi di Pistoia, Petrov di Roma 1; IV Saccà di Messina).
RETE: 29′ pt Bocalon (R).
Note: Nobile para il rigore a Panada al 23′ st. Ammoniti Ghezzi e Delcarro per gioco scorretto. Tiri totali 11-12, nello specchio 4-7, parati 3-7, respinti/deviati 3-4. Corner 6-2, recupero 0′ e 4′.
Meda (Monza e Brianza) – E siamo a dodici. Un bel po’ di sconfitte, per chi tecnicamente può battersi con chiunque battendo teoricamente chiunque. L’Atalanta Under 23 sul campo del Renate non demerita, ma si fa infilare alla prima occasione e non riesce più a recuperare nonostante gli attacchi a testa bassa. Sotto con Bocalon direttamente da rinvio del proprio portiere a tiro della mezzora, la Seconda Squadra nerazzurra potrebbe agguantare lo score con Panada che nondimeno fa cilecca dal dischetto. Altre quattro palle gol senza che il risultato cambi ed ecco la quinta battuta d’arresto nelle ultime sei partite dopo aver interrotto la serie di quattro col pari e patta di lunedì scorso con l’AlbinoLeffe a Caravaggio: non si vince dal 3-1 interno alla Triestina lo scorso 18 gennaio, in classifica è ottavo posto a 41 punti, comunque dentro la griglia playoff, a meno 3 dai cugini quarti. Domenica, a pranzo, sale nella Bassa il Vicenza.
Tra i due baluardi il primo a doversi scomodare è Vismara a un tocchettino dal decimo, quando De Leo sponda nel nulla la rimessa di Eleuteri, titolato a chiamarsi ex causa passaggio in Primavera nel ’15/’17. Alla sporca dozzina manca l’indirizzamento preciso e netto allo stacco di Scheffer chiamato dall’out da Bergonzi, che trova come replica la stoccata centrale di Vassallo dalla lunetta di seconda sull’onda corta del secondo angolo di fila delle Pantere. Vlahovic sbuca agli onori della cronaca quando riceve dritto per dritto da Panada (24′) facendosi però smorzare dalla diagonale di Spedalieri a palla impennata inoffensivamente per la presa alta di Nobile, mentre Kolaj converge per la sparata ai piccioni entro il tris d’orologio senza badare alla distanza. Manca non molto alla disattenzione di Obric con la mancata pezza di Navarro, tanto da farsi sfuggire il cosiddetto Doge classe ’89 che per festeggiare le 36 candeline fa secchi i due giovincelli e quindi Vismara in uscita toccando appena a incrociare al culmine della corsetta imbeccatagli dal rilancio mancino del compagno coi guanti entro il vertice sinistro.
Nemmeno tre minuti più tardi, il possibile pari immediato resta in canna alla Dea-bis quando il braccio di richiamo di Nobile sventa il destro a mezz’altezza di Scheffer in lunetta a rimorchio di Vavassori e lo stesso portiere locale sembra proprio agganciare il piede dell’ex Partizan appostato per il tap-in. Tutto fuorché irresistibile, a dieci abbondanti dall’intervallo, invece, il tiro da fuori di Panada ispirato dall’italobrasilianpolacco un po’ schiacciato sulla linea laterale. In compenso l’ex prestito tornato dalla Samp evita tre volte di fila il raddoppio, prima sulla botta dell’ala sinistra da colpo di reni e sul corner successivo sul terzo tempo di De Leo e il tiro ravvicinato del centravanti-apripista. Più di metà partita sembra aver sento al terzo giro di lancetta consecutivo, quando Vanja si mangia alzando la mira l’uno a uno portogli dall’oriundo argentino in slalom prendendo campo palla al piede dalla trequarti destra. Nella ripresa a Modesto occorre una decina di minuti per decidere di cambiare, sulla fascia con la staffetta Bernasconi-Ceresoli e Lonardo in avanti con Scheffer a tutta destra, ma a concludere dopo lo sbarramento difensivo sul mancino ex Samb sono i padroni di casa all’improvviso con Kolaj che al 13′ saggia di nuovo i guanti serrati di Vismara dopo essersi mezzo bevuto Gyabuaa prima del limite.
Verso metà della seconda metà al netto dei recuperi, l’episodio chiave non sfruttato, causa rinvio di Spedalieri sul braccio (non attaccato al corpo, ma praticamente spalle al pallone) di Plescia sugli sviluppi dalla puntata secca di Vavassori ai danni della coppia Auriletto-Eleuteri dettata dal regista, che sbaglia dagli undici metri telefonandola seppur con forza alla destra del portiere di casa. Ceresoli, avventatosi fuori equilibrio sulla respinta, trova un’abbrancata certamente più agevole del penalty in sé. Un macigno per il morale. Delcarro non sfiora il bis da fuori decentrato verso sinistra (32′), Obric salva in corner su Anghileri pescato dal fondo dal match winner a sei dal novantesimo senza che il susseguente colpo di testa di Plescia agiti le acque più di tanto. Siamo ai tentativi finali: Nobile non si scompone nemmeno davanti alla frustata di Gyabuaa accompagnata da Ghislandi dopo un giropalla con Alessio a mezza via (41′), Questi ci prova di seconda col destro calciando basso e centrale (43′) davanti al dischetto dopo la stoppata del ripiegante Bonetti a Lonardo lungo la ripartenza a tre Obric-Ceresoli-Panada, facendo calare il sipario sulle occasioni perdute.
Si.Fo.