La seconda carriera di Josip Ilicic è iniziata a Bergamo.
Nel 2017, a 29 anni, quando secondo molti addetti ai lavori era in fase calante dopo una stagione opaca alla Fiorentina e per tanti aveva già dimostrato di non essere in grado di fare quel salto di qualità che il suo talento gli avrebbe consentito.
Due anni dopo, 28 gol e vent assist dopo, Josip Ilicic è un top player e si prepara a debuttare in Champions League, a 31 anni e mezzo, dopo aver portato la Dea la terzo posto posto, alla finale di Coppa Italia e a tanti successi in partite che resteranno nella storia nerazzurra (inclusa la doppietta nella notte di Dortmund).
Una maturazione, anche tecnica, coincisa con una consacrazione ad alto livello che hanno convinto il fuoriclasse sloveno a legarsi alla Dea e a Bergamo fino al 2023, quando avrà 35 anni.
In pratica fino a fine carriera.
“Non sono mai stato così bene, altrove, nella mia carriera. All’Atalanta mi sento molto bene anche fuori dal campo, cosa che nelle mie esperienze precedenti magari non succedeva. Ho scritto che questa è una grande famiglia: non ho mai visto un ambiente del genere, né in campo, né fuori, tifosi compresi”, ha spiegato il talento sloveno in un’intervista al sito dell’Atalanta.
In cui ha parlato della prossima Champions League (“E’ una prima volta anche per me, che rispetto ai tanti giovani sono vecchio ma mi sento pronto”) e di questa fase di intenso lavoro di preparazione estiva.
“Non si può non fare fatica a questo punto della preparazione: da settembre in poi ci toccheranno periodi in cui dovremo giocare ogni tre giorni. Bisogna ritrovare ogni volta energie e motivazioni. Siamo stanchi, ma è il prezzo da pagare per farci trovare pronti alla Champions League”, ha sottolineato Ilicic.
Facendo poi il punto sulla sua condizione fisica: “Per adesso sto bene, ho solo qualche fastidio, normale in questo periodo di allenamenti”.
Fabrizio Carcano