di Matteo Bonfanti
Intanto Igor Trocchia, ex re dei bomber del calcio provinciale, è un grande. E ogni volta che viene a trovarci in redazione è sempre un piacere. E’ una persona sensibile e intelligente, rara nel mondo del pallone, ascoltarlo emoziona perché dà speranza che un altro calcio sia possibile. E’ arrivato da noi per chiederci un piccolo favore, quello di ringraziare pubblicamente con un piccolo articolo i genitori dei suoi pulcini e si è fermato per una mezz’oretta, chiacchierando nel suo modo simpatico e tranquillo prima con Monica, poi con Carmelo, quindi con me che sto scrivendo questo pezzo. «So che non lo si fa mai, anche perché di solito i papà dei bambini che giocano sono pessimi – mi ha spiegato -. Ma capitano delle eccezioni: la mia annata con i pulcini del MapelloBonate 2007 è stata favolosa anche grazie ai genitori che ho trovato: persone in gamba, che hanno capito che a nove anni non è importante che il proprio figlio faccia un gol o un assist, ma è fondamentale che si diverta insieme ai suoi compagni. Non ci sono mai stati episodi di esasperazione, abbiamo vissuto la stagione calcistica col sorriso sulle labbra, indipendentemente dai risultati che arrivavano. Papà e mamme sono una componente fondamentale nella crescita dei propri bambini e io li ho sentiti fin da subito dalla mia parte, che è quella di un allenatore che crede che non serva vincere a tutti i costi, ma stare bene quando si va al campo».
Risultati strepitosi, comunque, che Igor quasi ci ha nascosto «perché gli obiettivi sono altri». «Abbiamo lavorato tanto anche sul fair play, aspetto fondamentale nella formazione di un piccolo atleta – ci ha raccontato con il viso soddisfatto -. E mi ha riempito di soddisfazione un episodio capitato proprio settimana scorsa durante la finale del torneo di Cassano contro il Valentino Mazzola. Sul 5-4 e durante una gara equilibratissima, un mio bambino, Leonardo Tentori, si è trovato di fronte alla porta avversaria, ha alzato la mano e si è fermato spiegando a tutti che aveva fatto fallo. Meriterebbe una medaglia, vorrei dargliela personalmente».
Il futuro di Igor Trocchia è nel settore giovanile dell’AlbinoLeffe, club che si è accorto da mesi che l’ex stella del Monterosso è un allenatore di quelli unici. «Parte una nuova avventura con i bambini del 2008. Ringrazio quindi i miei ex calciatori, i loro genitori e tutto il MapelloBonate per avermi fatto vivere una stagione che non dimenticherò».