Il progetto Accademia Gera d’Adda parte dai giovani Ripamonti: “Il sogno è che sempre più nostri ragazzi arrivino in prima squadra”

Con Luca Ripamonti responsabile del settore giovanile facciamo una panoramica a 360° gradi del progetto Accademia Gera d’Adda. Cominciamo da uno sguardo generale sull’andamento della stagione:

“Per i nostri piccoli non ci sono obiettivi agonistici, tuttavia è necessario l’impegno a lavorare bene per prepararli agli anni successivi. Nel settore agonistico puntiamo sulla qualità. Un plauso particolare alla nostra Juniores, che da quando abbiamo riproposto la categoria , dopo due anni di assenza per un “buco” nelle annate, sta facendo molto bene. Non ci nascondiamo l’obiettivo per la squadra di arrivare ai regionali. Per ora stiamo proponendo da due anni uno dei nostri, tra i “bomber” della categoria. I ragazzi della Juniores puntano anche alla prima squadra. Il sogno è avere sempre più ragazzi cresciuti con noi, che giocano in prima squadra. Quest’anno nella rosa della prima squadra abbiamo schierato ben sei ragazzi partiti dal nostro settore giovanile , alcuni hanno fatto esperienza fuori paese per poi rientrare, a partire dal capitano, Luca Pedroni , poi Mattia Pedroni, Nicolas Pedroni , Alessandro Belloli, altri, più giovani sono cresciuti con noi, come Gianluca Facchinetti e Andrea Bonacina , oltre a Marcello Ripamonti e Mattia Mendola, che pur trovando poco spazio, hanno lavorato tutta la stagione con il gruppo. Ne abbiamo altri pronti per essere buttati nella mischia, speriamo di continuare cosi”.

Il tuo legame con Pontirolo è storico. Ci ripercorri in breve le tappe? “Avevo un legame affettivo con la Pontirolese, dal 2000 al 2005 sono stato responsabile del settore giovanile con l’allora presidente Franco Spini. Poi gli impegni familiari e lavorativi mi hanno allontanato. Quando sono tornato come “papà” con uno dei miei figli, con Luca Vavassori, Gavino Manca , il presidente Giuseppe Legnani e la dirigenza di allora abbiamo deciso di rimetterci al lavoro. In società si sta bene, è un bell’ambiente e sono tornati anche vari allenatori di quel periodo. Pur tra impegni professionali che mi portano spesso in giro per l’Europa non posso non esserci a dare una mano. Non possiamo non sottolineare che in questo progetto l’Amministrazione Comunale, pur con le difficoltà del momento, ci ha sempre supportato, dal nostro interlocutore “storico”, oggi vicesindaco, Pierangelo Bertocchi, al sindaco Gigliola Breviario, che hanno subito compreso e sostenuto lo spirito della nostra iniziativa.”

Il progetto Accademia Gera d’Adda ha tra gli ideatori oltre a te, Luca Vavassori, Mauro Pedroni, e Luciano Comotti (presidente della Zanconti). Le società di calcio fanno fatica ma a volte sembra preferiscono annegare da sole che salvarsi insieme. Come sta andando? “Noi cerchiamo di tenere contatti con le società vicine ma ammetto che è molto faticoso. Al momento non siamo ancora riusciti ad andare oltre la collaborazione con la Zanconti. L’idea di unire le forze con un progetto di aggregazione per creare sinergie tra le società e avere un settore giovanile completo e omogeneo per noi rimane valida. In questo senso proviamo ad essere la capofila di un progetto territoriale che possa dare spazio a tutti. Ad esempio potremmo avere squadre nei campionati regionali a Pontirolo , per continuità con la prima squadra, e nei campionati provinciali nei paesi limitrofi, supervisionando chi magari calcisticamente cresce più tardi. L’alternativa è che i ragazzi non trovino spazio in squadra e abbandonino il calcio, magari rimanendo davanti alla playstation.”

Quando si dice campanilismo e le società chiudono piuttosto che collaborare. C’è tanto da lavorarci. Voi siete un gruppo compatto e insieme aperto a nuove istanze. Ci dai un quadro della vostra organizzazione? “Parto da un dato molto positivo: parecchi giovani che hanno giocato qui si sono avvicinati agli staff tecnici e continuano a operare nella società anche dopo aver appeso lo scarpette. E’ un bel segnale. Il gruppo societario è coeso e c’è spazio per la partecipazione organizzativa e gestionale. Il nostro presidenteFerdinando Redaelli è in società fin dalla sua fondazione, segno di un attaccamento ai colori sociali fuori dal comune. Poi ci siamo suddivisi gli impegni con Mauro Pedroni, il vicepresidente che è il riferimento per la prima squadra e io per il settore giovanile. Al nostro interno poi abbiamo i diversi responsabili: Angelo Chiari per la fascia che definiamo “ricreativa” dei Primi Calci; per l’attività di base il responsabile tecnico è Pietro Ippocastani; nell’attività agonistica il responsabile organizzativo è Maurizio Marotto e il responsabile tecnico Antonio Pellicioli. Aggiungo due ruoli importanti nella società: la segretaria Stefania Franci ed Ernesto Spada che cura l’accoglienza al campo di ragazzi e famiglie”.

Una nota sui più piccoli, (siete scuola calcio riconosciuta) e sulla collaborazione con l’Atalanta (scuola calcio affiliata). Come vanno questi progetti? “Sono otto le società bergamasche con il titolo di Scuola Calcio riconosciuta dalla Figc. Il titolo comporta una certificazione degli istruttori (abbiamo 5 allenatori con patentino Uefa B), un laureato in scienze motorie, il medico sociale, un rapporto istruttori-bambini di uno a cinque. Inoltre prevediamo un percorso formativo per i genitori con cinque incontri lungo l’anno. Per quanto riguarda l’Atalanta, la collaborazione dura da quattro anni, e permette la presenza di istruttori dell’Atalanta a fianco dei nostri allenatori e ciò permette di migliorare le loro competenze”.

Parliamo di “Maggio in Accademia” il vostro progetto di inizio estate subito dopo la conclusione dei campionati: “Impegniamo quattro sabati di maggio ed il primo sabato di giugno, ogni sabato con un torneo specifico di categoria a cominciare dagli Esordienti, fino ai Piccoli Amici. Sono circa quaranta le squadre che parteciperanno, coinvolgendo oltre 500 giovani atleti , quindi ci saranno dei sabati pomeriggi molto animati al centro sportivo”.