Mi sono sempre sentito un privilegiato nell’essere atalantino, io che sono anche bergamasco. Un vero privilegio, seppur condito da una bella dose di consapevole e continua sofferenza. Sempre sull’altalena delle emozioni, tra serie A e B, ma sempre col petto gonfio d’orgoglio, a prescindere da tutto.
Ed invece, sono ormai 4 anni che il mondo sportivo è stato ribaltato. Il vero “bel calcio”, che pensavo non mi fosse concesso vedere dal vivo e che credevo nemmeno mi importasse, è solo qui. A Bergamo, all’Atalanta.
Un calcio stellare, entusiasmante, coronato da risultati sportivi inimmaginabili.
Non è un fuoco di paglia, non è un giretto sulla giostra, non è il Foggia di Zeman, non è una squadra simpatia di un paio di annate, e non abbassiamo il ranking, per buona pace di qualcuno.
L’Atalanta regala visibilità e dona lustro all’Italia sportiva. Qui c’è programmazione, cultura dello sport, innovazione, coraggio, sudore, abnegazione, un allenatore che ha fame di gloria e giocatori che sbranano l’erba in campo.
Noi siamo qui, sospesi, a cullarci di una gloria meritata che – purtroppo – non ci è concesso festeggiare come meriteremmo.
A quattro giornate dalla fine, siamo matematicamente almeno quarti in classifica.
Fino ad un lustro fa, sarebbe stato un clamoroso successo essere salvi matematicamente, magari alla penultima giornata di un campionato sofferto.
Qui – oggi – stiamo ad analizzare regole mai applicate in Italia, perché la Champions 20/21 non è ancora matematica, proprio per un cavillo regolamentare.
Se la Roma e il Napoli vincessero le rispettive competizioni europee, essendo dietro in classifica, farebbero slittare la quarta in classifica in Europa League (perché nessuna nazione può avere più di 5 squadre ai gironi di Champions).
Ed infatti, io non voglio tifare contro Roma e Napoli nel loro cammino europeo, troppa fatica nei giorni in cui sarò al mare.
L’obbiettivo, da qui al 2 agosto, resta quello di continuare a stupire, per tentare di finire sul podio, affinché siano altri a dover “gufare”.
Regalaci il secondo posto, magica Atalanta.
Il nostro sogno – ad occhi aperti – continua…
Noi, che vorremmo essere lì, a regalarvi una Standing Ovation.
Comunque vada, grazie!
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