“Sì, è il nostro Ilicic, segna più di metà dei gol di tutta la squadra. Quando le prende in campo ci ride pure su. Non esiste proprio che si debba leggere che fa sceneggiate”
. Pierangelo Carminati, direttore sportivo del Pontida Briantea, ci tira le orecchie per il pagellino di David Alemanni in casa dell’Oratorio San Tomaso: “C’è rimasto male, ma il punto è che si dà un’immagine distorta, non rispondente al vero, del giocatore e soprattutto della persona. 4 anni fa giocava a Lavena Ponte Tresa, fa l’imbianchino: gioca per pura passione e per divertimento, è uno che dopo la partita fa il terzo tempo al bar con gli avversari, che lo conoscono tutti”.
Il dirigente biancorosso avrebbe da ridire anche sull’ambiente un po’ troppo infuocato del campo ospite: “Pubblico e panchina se la sono presa con lui, offendendo anche la compagna che era in tribuna. David ha trent’anni, tutti sanno chi è: ha accettato di rimanere con noi anche se non potevamo certo dargli la luna. E in Seconda Categoria uno forte come lui non esiste. Parla sempre, è vero, ma niente scene madri. Lo testimonia la foto che s’è fatto nello spogliatoio: la partita è stata stupenda, combattuta, e come spesso succede le ha prese rincasando con una botta e un graffio”. Lo scopo, pardon il messaggio del Pontida è chiaro: “Non se ne possono diffondere di sbagliati, ci sono parenti e amici che leggono il giornale. Passino gli scontri anche dialettici in campo, ma alimentare una fama ingiusta no, non è accettabile”.
Per difendere l’onore del suo fuoriclasse mancino, Carminati ne inserisce una mini storia nella cornice di una chiacchierata al telefono a metà di una giornata lavorativa con la Champions nel menù serale. “Il papà è maresciallo dei Carabinieri a Cisano, dove ha giocato anche lui. David è uno di talento, entusiasta – chiosa il diesse pontidese -. Ha girato le categorie partendo dall’Olginatese in D, è stato a un passo dalla prima squadra del Siena, poi ha dovuto mollare per motivi familiari. Un ragazzo semplice, che si commuove quando gli si regalano le crocchette per il suo amatissimo bastardino. Si fa in quattro per pagare le bollette e poi si diverte: fa l’imbianchino e in campo ne pennella di giuste. Sceneggiate lui? Ma se torna a casa sempre ‘morello’…”.
Simone Fornoni