“Premiamo due atleti di enorme spessore che in campo hanno sempre fatto della correttezza il loro valore primario”.

Parola del presidente del Panathlon Bergamo, Attilio Belloli, alla consegna dei riconoscimenti in Sala Galmozzi, rispettivamente alla carriera e alla formazione, a Glenn Strömberg, eroe e capitano della mitica Atalanta anni ’80, e Flavio Carera, “il più grande cestista bergamasco di tutti i tempi”, supertifoso dal cuore nerazzurro. L’occasione della giornata mondiale del fair play è stata ghiotta per pasteggiare a pane e aneddoti, alla presenza degli studenti dell’Istituto Comprensivo Petteni di Redona.

Comincia il grande Glenn: “Si avvicinano i 60 anni, i premi non è che piovano e quindi sono graditi. Ricordo l’anti fair play, col Milan in Coppa Italia (24 gennaio 1990), in palio le semifinali: vidi uno di loro a terra (Borgonovo) e misi la palla in fallo laterale, rimessa di Massaro per Rijkaard, cross e fallo di un nostro (Barcella) su uno dei loro (Borgonovo). È l’unica volta in campo che sono impazzito: presi Baresi per la maglietta sussurrandogli ‘adesso tu lo sbagli’. La cosa arrivò a Sacchi, che guardò Galliani e Berlusconi in tribuna, ma la comunicazione era difficile. Franco segnò. Alla ripresa del gioco calciai via la palla e uscii dal campo 5 minuti prima della fine. I rossoneri si sono scusati via Sky cinque anni fa: hanno capito di aver perso un’occasione”.

Il numero 7 più famoso di Bergamo ammette di essersi sentito più atalantino nei momenti bui: “Lo sport è divertirsi insieme: quando retrocedemmo in B con l’Atalanta, di ritorno da Firenze, ci ritrovammo tutti decidendo di creare qualcosa. A esempio tornando in A. E ci fu la Coppa delle Coppe fino alla semifinale. Oggi in Champions League per passare il girone la vedo dura, anche se col City, una delle top 5 al mondo, i nerazzurri hannon dimostrato di pensare solo a giocare senza timori guadagnandosi la stima delle big. Vorrei rivedere qui Kulusevski, che ha appena esordito (in realtà solo convocato ma in panchina con la Romania il 15, ndr) nella nazionale svedese”. Pier Carlo Capozzi è il cantore numero uno del biondone che ammaliava le folle al Comunale: “La mia gratitudine è per l’onore di fare da testimonial per l’incarnazione del fair play, fin da quando da ragazzo e praticava il tennistavolo. Ha competenza e saggezza: era l’intervista più richiesta ed è un amico che ha allargato l’orizzonte del nostro pensiero. Non è un caso che in contemporanea, a Milano, si stia dando vita alla Fondazione Emiliano Mondonico, che era in panchina in Coppa delle Coppe e anche in quel pomeriggio col Milan…”.

Tocca anche a Flavione Carera (“Ceduto a Livorno dall’Alpe nel 1983 per 650 milioni, record insuperato”, ricorda il decano dei giornalisti Arturo Zambaldo), un gigante in Nazionale, nella Libertas Livorno e nella Virtus Vologna : “Il mio compito, a Mapello adesso come a Brembate Soora e Treviolo prima. è trasmettere alle nuove generazioni quanto è stato insegnato a me. Per vincere bisogna credere nelle regole. Una società fondata sulle regole è una società di belle persone – assicura -. Non ci poteva essere festa più bella insieme a un idolo anche personale come Strömberg. In Champions mi auguro il miracolo, se lo meritano Bergamo e l’Atalanta: il Manchester City è una chicca nella nostra storia come il Malines ai tempi”.

Mattinata clou pure per l’ex pallavolista Alberto Angelelli, pluridecorato con la Santal Parma ed ex Olimpia Bergamo: “È stato piacevole emergere nella squadra di Nuccio Longhi, ha sempre lanciato i giovani. Negli anni ottanta che qualcuno potesse aspirare a una dimensione internazionale partendo da qui era un’eccezione”. Altro premio, consegnato dal vertice bergamasco della Uisp, Milvo Ferrandi, alla Samber 84 (oratorio di San Bernardino dei salesiani di Chiari) e al suo allenatore Piergiorgio Massetti: i suoi Allievi, nel dicembre 2018 in casa del Comonte, si fecero autogol apposta dopo aver segnato il 3-2 col portiere avversario infortunato a terra, per poi vincere comunque 4-3.

Intervenuta, insieme all’assessore comunale allo sport Loredana Poli (“Difendiamo la diffusione della cultura e della pratica nei quartieri nel senso più inclusivo possibile”), la delegata provinciale del Coni Lara Magoni: “Glenn si occupa di importazione ed esportazione nel ramo food in Svezia, quindi da assessore regionale al turismo con attenzione alla cultura gastronomica del territorio lo considero un ambasciatore dei nostri prodotti. Flavio lo conosciamo tutti, come cestista ha rinomanza internazionale. Non potevano essere individuate vedette migliori per lo sport bergamasco in termini di qualità, dedizione e correttezza”.