Calcio d’agosto, ma che spettacolo allo Stadio Comunale di San Pellegrino Terme, sabato 18, la terza edizione della Coppa Alfredo Calligaris – categoria Under 17 promossa dal Comitato Coppa Angelo Quarenghi. Ad alzare al cielo il trofeo sanpellegrinese dedicato alla memoria del “padre” dei preparatori atletici Alfredo Calligaris, scomparso nel gennaio 2022, è il Monza, che ha superato in finale la Rappresentativa Regionale LND-CRL.
Non avare di emozioni nemmeno le finaline, con Albinoleffe-Atalanta che si decide solo alla lotteria dei rigori (dove a spuntarla sono i Seriani) e le new entry nel “circuito” tornei Quarenghi Bologna-Vicenza finita 2-0 per i biancorossi. “Con questo torneo ricordiamo la figura di Alfredo Calligaris, il ‘padre’ dei preparatori atletici e amico di San Pellegrino Terme – spiega il dottor Giampietro Salvi, presidente del Comitato Coppa Angelo Quarenghi – Un’edizione, quella di quest’anno, che ha visto ben due new entry: il Bologna e il Vicenza, che tra l’altro si sono affrontate proprio nella finale per il 3°-4° posto”.
Ma l’estate calcistica firmata Quarenghi è solo all’inizio. Settimana prossima sarà la volta della 17° Coppa Angelo Quarenghi: mercoledì 21 agosto il femminile Under 15 e, da giovedì 22 agosto, il maschile Under 14 con le finali in programma domenica 25 agosto. “E le sorprese non mancheranno, come da tradizione” conclude Salvi.
ALBINOLEFFE – ATALANTA 1-1 (5-4 dcr)
Nella prima finale di giornata, quella per il quinto e sesto posto, ha la meglio ai calci di rigore l’Albinoleffe allenato da mister Omar Barzaghi che si impone 4-3 dagli undici metri dopo l’1-1 nei tempi regolamentari. A passare in vantaggio è l’Atalanta: i nerazzurri, in maglia bianca per l’occasione, sbloccano la gara in avvio di secondo tempo, quando Federico Marrone si inserisce in area di rigore dalla destra e con un diagonale più potente che preciso insacca alle spalle di Perico che devia, ma non quanto basta. L’Albinoleffe risponde con il gol del pari nei minuti finali della ripresa.
Nella prima frazione di gioco le due squadre bergamasche si sono affrontate ad armi pari, ad inizio match più propositiva l’Atalanta, mentre con il passare dei minuti ha preso campo l’Albinoleffe con una manovra paziente ed avvolgente che ha portato al primo tiro verso lo specchio della porta da parte di un funambolico Pisano. La prima vera e propria occasione della gara però è targata Atalanta che, verso il ventesimo minuto, ci prova con un tiro dalla sinistra di Hodyamont, ma la conclusione dai 15 metri è splendidamente respinta dall’intervento di Perico che riesce a liberare l’area di rigore anche sul tentativo seguente di Amalfitano, impreciso da pochi passi.
Nella ripresa la girandola di cambi di entrambe le squadre dona verve all’intensità della partita che, come detto, si sblocca dopo una manciata di minuti. Prova a reagire l’Albinoleffe, alla ricerca del gol del pari, ma le sortite offensive dei biancocelesti, in maglia rossa, non impensieriscono più di tanto la porta difesa da Rota, ottimamente protetto dalla retroguardia difensiva. Nel finale, però, l’Albinoleffe trova il gol del pari: a cinque minuti dal termine, Pisano realizza l’1-1 con un bellissimo tiro a giro dal limite dell’area che prima sbatte sul palo e poi si insacca in rete. Reazione immediata dell’Atalanta che conquista un calcio di rigore con Fugazzola, ma dagli undici metri Camara si fa ipnotizzare da Perico che si tuffa e respinge il tiro in calcio d’angolo.
L’epilogo della partita è destinato ai tiri dagli undici metri, nei quali si distingue ancora Perico, autore di due parate, decisiva quella ancora su Camara, quinto ed ultimo tiratore dell’Atalanta. Errore di Pisano e gol di Di Sancarlo, Ferrario, La Viola e Colombi per i biancocelesti, mentre oltre a Camara l’altro errore nerazzurro è di capitan Rinaldi, ed i gol sono di Fugazzola, Zanatta ed Amalfitano.
BOLOGNA – VICENZA 0-2
Nella finale per il terzo e quarto posto il Vicenza si impone per due reti a zero ai danni di un Bologna che definirlo “sprecone” è un eufemismo. La compagine allenata da mister Gianni Migliorini domina il gioco in lungo ed in largo se non fosse per la mancanza di concretezza e precisione negli ultimi sedici metri, quelli decisivi. Il Vicenza, dal canto suo, disputa una prestazione accorta, organizzata e pungente nei momenti opportuni della gara: i due gol maturati entrambi nella seconda frazione di gioco sono meritati per la tenacia e la prontezza dimostrate in campo.
Subito propositivo il Bologna, le sortite offensive guidate da Libra e finalizzate da Fustini tengono in apprensione la retroguardia biancorossa, in maglia nera, sorretta da interventi precisi ed impeccabili di uno strepitoso Bianchi; fatica a farsi vedere in avanti il Vicenza, complici diversi errori tecnici in fase di rifinitura. Non cambia il copione nella ripresa, sempre Bologna sugli scudi, Vicenza ben disposto in campo, aggressivo ma mai davvero pericoloso.
Al quarto d’ora di gioco però la squadra di Belardinelli recupera palla sulla trequarti campo offensiva con Giora, filtrante per l’inserimento in area di Blal che controlla e fa partire un diagonale potente che si insacca sotto la traversa e vale l’1-0. Reagisce il Bologna, il gioco è fluido e porta i rossoblu con costanza dalle parti di Bianchi, bravissimo al ventesimo a salvare prodigiosamente su un diagonale di Baroncelli.
Il Vicenza si difende con tanti uomini, con compattezza e senza nemmeno troppa difficolta, diversi i calci d’angolo a favore del Bologna, nessuno mai davvero pericoloso. Diverse le palle radenti in area da parte dei ragazzi di Migliorini, ma anche in questi frangenti i rossoblu, in maglia bianca, non si rendono mai davvero pericolosi. Nel finale la beffa: un Vicenza gagliardo e pimpante si conquista un calcio di rigore che Broggian dal dischetto non esita a trasformare in rete, realizzando cosi il raddoppio e il gol che sigilla il risultato finale, 2-0.
RAPPRESENTATIVA REGIONALE LND-CRL – MONZA 5-1
Il Monza si aggiudica la terza coppa Alfredo Calligaris imponendosi 5-1 sulla Rappresentativa Regionale della Lombardia, e lo fa seguendo lo stesso copione delle due finali precedenti: un primo tempo contratto ed equilibrato, che fa da contraltare ad una ripresa spumeggiante e ricca di diverse occasioni, oltre alle cinque marcature del Monza e il gol dell’illusione della delegazione lombarda.
Nel primo tempo le due squadre danno vita ad una gara bloccata, nessuna delle due si scompone particolarmente; Monza più attento alla fase di palleggio e costruzione, Rappresentativa verticale e con poco fronzoli alla ricerca del pivot centrale Andrea Ratti, in forza al Brusaporto, che è anche autore del primo tiro verso la porta della partita. La prima vera occasione del match è dei brianzoli, a concludere verso la porta di Madaschi è Ballabio che ci prova con un diagonale smanacciato in corner dal portiere avversario. Nel finale di frazione di gioco il match si vivacizza, ma le occasioni degne di nota restano comunque poche.
Di tutt’altro avviso è il secondo tempo, la partita si accende dopo nemmeno un minuto di gioco quando il Monza sblocca il risultato con il gol di Ballabio, bravo a ribadire in rete un tentativo sbilenco di Tanfardini, splendidamente servito da un cross dalla sinistra di Creti, autore di un’azione personale sulla fascia. Immediata la risposta della Rappresentativa Lombardia, il pareggio è fulmineo: azione manovrata sulla sinistra, Gazzolo crossa a centro area e Piazza con un bellissimo taglio esterno – interno devia di piattone sul primo palo realizzando il gol dell’1-1.
La partita è tesa ed equilibrata fino al momento in cui il Monza non sale in cattedra, e lo fa intorno al decimo della ripresa, prima con un colpo di testa di Ganci che si stampa sul palo e poi con il gol del nuovo vantaggio firmato da Fogliaro, bravissimo a ribadire in rete un cross dalla destra. La Rappresentativa non riesce ad uscire dall’impasse creatole dal secondo gol brianzolo, mentre il Monza continua a spingere trovando anche il gol del fortunoso 3-1 quando Fogliaro si invola sulla fascia, dalla linea di fondo mette al centro ma la deviazione decisiva che vale la rete è di Corsaro, intervenuto per anticipare Ganci e Cassina, prontissimi a fare tap-in. Cala il poker Ganci con una bella conclusione dal limite dell’area che non lascia scampo a Madaschi, mentre il gol del definitivo 5-1 che chiude definitivamente la questione coppa lo firma Tanfardini dopo un’azione corale dei compagni.