Atalanta – Lecce 1-2 (0-1)
ATALANTA (3-4-1-2):

Musso; Toloi (cap.), Demiral (30′ st Palomino), Djimsiti; Zappacosta (1′ st Soppy), Ederson (30′ st Vorlicky), Koopmeiners, Maehle; Boga (23′ st Muriel); Hojlund, Lookman. A disp.: 31 Rossi, 57 Sportiello, 5 Okoli, 22 Ruggeri, 45 Muhameti. All.: Gian Piero Gasperini.
LECCE (4-3-3): Falcone 6,5; Gendrey 6,5, Tuia 6 (23′ st Ceccaroni 6), Baschirotto 6,5, Gallo 6; Blin 6,5, Hjulmand (cap.) 6,5, Maleh 6 (27′ st Askildsen sv); Di Francesco 5,5 (24′ st Oudin 6), Ceesay 6,5 (17′ st Colombo 6), Banda 6 (17′ st Strefezza 6,5). A disp.: 1 Bleve, 21 Brancolini, 4 S. Romagnoli, 83 Lemmens, 84 Cassandro, 97 Pezzella, 14 Helgason, 31 Voelkerling Persson. All.: Marco Baroni 6,5.
Arbitro: Piccinini di Forlì 6 (Bercigli di Firenze, Cecconi di Empoli; IV Cosso di Reggio Calabria. V.A.R. Di Paolo di Avezzano, A.V.A.R. Longo di Paola).
RETI: 4′ pt Ceesay (L), 29′ st Blin (L), 42′ st Hojlund (A).
Note: premiato nel prepartita dal presidente Antonio Percassi con la maglia speciale (numero 250) l’allenatore dell’Atalanta Gian Piero Gasperini per le 250 panchine nerazzurre in A raggiunte sabato scorso con la Lazio. Ricordati Federico Pisani e la fidanzata Alessandra Midali, scomparsi in un incidente stradale il 12 febbraio 1997. Primo pomeriggio soleggiato e tiepido, spettatori 19.435 per un incasso di 388.966,46 euro. Ammoniti Demiral per proteste, Zappacosta, Di Francesco, Gallo, Blin e Maehle per gioco scorretto. Tiri totali 20-4, nello specchio 10-2, parati 9-0, respinti/deviati 4-0. Var: 1. Corner 6-1, recupero 3′ e 7′.

Bergamo – Uno per tempo, ko a fotocopia dell’infausto 2-1 a campi invertiti del 9 novembre scorso, e a nulla serve l’illusione di riaprirla di Hojlund a 3′ dal 90′ di puro rimpallo (il legno offre la carambola) sul rinvio di Falcone. La corsa Champions sbatte per la seconda volta su due addosso al Lecce. Colpita a freddo da Ceesay, lanciato da Gendrey e giratosi sul sinistro subitaneo da 25 metri che sorprende Musso nell’angolino, l’Atalanta accumula diverse occasioni senza riuscire a battere a rete con decisione e Blin può raddoppiare nella ripresa incornando l’angolo lo schema d’angolo crossato da Strefezza. Si resta a quota 41 in una giornata sulla carta favorevole, pagando più che altro i ritmi non elevatissimi.
La prima reazione allo svantaggio, oltre al giallo per proteste che farà saltare il Milan a Demiral, è un prolungato giropalla al riparo da idee costruttive, leggi un cross di Zappacosta alla viva il parroco e lo schema con cui Boga a tiro del quarto d’ora pretende di servire Hojlund che non può arrivarci. Banda converge da sinistra alzando la mira al quarto d’ora, poco più tardi sulla palla da sinistra di Maehle c’è lo scontro fra il centravanti a volo d’angelo e il portiere salentino: nulla di fatto, attrezzo fuori misura. A uno spicchietto dal ventesimo, ecco il tentativo alto di seconda del pendolino danese sulla punizione da destra di Boga respinta dalla difesa ospite. Falcone deve difendere il palo di competenza dall’assalto di Lookman, ancora dietro suggerimento dell’esterno sinistro (22′), quindi ci prova Toloi schiacciando debolmente sulla parabola dell’ex Sassuolo dalla bandierina destra in capo a un paio di giri di lancetta.
A mezzora scollinata da tre corsette cronometriche, è ancora il vichingo di fascia a fare le prove generali di pareggio sollecitando i riflessi del guantipede nemico su assistenza dell’anglo-nigeriano. A nove sinfonie dalla pausa, l’ascensore fuori di Djimsiti sul traversone di Zappacosta a ruota della stessa specialità dall’altro lato allontanata maluccio di pugno dall’estremo baluardo leccese; a un settebello, ecco il radente fiacco dalla lunga del capitano italobrasiliano sullo scarico del danesone là davanti. L’elaborato schema Koopmeiners-Jeremie da destra, sul filo del rasoio del recupero, porta il sorano alla conclusione decisamente sbilenca a corpo sbilanciato all’indietro.
La ripresa comincia col gol annullato al capocannoniere atalantino in asse con Boga e Hojlund (3′) per fuorigioco, confermato dal check, e col tiro alto di Ederson (4′). Gasperini sposta l’ivoriano a sinistra facendo scalare Maehle in mezzo e avanzando l’olandese tra le linee. A metà tempo, visto che succede pochino, si torna all’antico con l’ingresso di Muriel per l’ivoriano e al 25′ il tiro-cross rasoterra di Soppy viene respinto in angolo da Falcone. Spazio all’esordio in prima squadra del 2002 ceco Lukas Vorlicky, mezza punta di fisico e tecnica, al posto del brasiliano ex Salernutana. Ai bergamaschi rimangono in canna pure il destro incrociato di Toloi (32′) non lontano dal palo e due tentativi in mischia di Maehle. Al 4′ di extra time Falcone stacca dall’incrocio il mancino dal limite di Muriel appoggiato da Hojlund; Colombo manca il tris in contropiede, ma sarebbe stato davvero troppo.