Sempre più certezza nel panorama offerto dal calcio giovanile bergamasco, il Lallio saluta il 2022 con nuove consapevolezze e nuovi attestati di stima, dall’alto della proposta formativa offerta in ambito di vivaio. Prende quota, in particolare, l’adesione di famiglie, ma anche di addetti ai lavori, in merito a un’attività, quale quella contemplata dall’area di base, che ha trovato notevole slancio con la Scuola Calcio Élite, ratificata dal Settore Giovanile e Scolastico della Federazione nel marzo del 2021. Nuovi programmi, continui aggiornamenti, un brulicare di iniziative e opportunità, che trovano nuovi orizzonti di sfida in una società, quella presieduta da Gigi Brembilla, che dà mostra di idee chiare e di una marcata propensione alle sinergie.
Nessuna rivoluzione, tantomeno voli pindarici, in seno a una realtà che ammicca alla territorialità facendo leva sulla forza dei numeri e dei nomi, concessi da un organigramma che, prima di tutto, mette sul piatto la competenza. Del resto, chi meglio di Emanuele Sangalli, Responsabile dell’Attività di Base, elemento esperto ed avvezzo a realtà altolocate quali Lecco e Tritium, può garantire in tema di programmazione e affidabilità, laddove di mezzo ci siano le variegate esigenze poste, non soltanto da un calcio sempre più competitivo, ma anche da genitori in cerca di risposte chiare e precise, per quel che concerne la valenza formativa. Dopo tutto, uno sport non deve mai perdere di vista la crescita umana, oltre che tecnica, di bambini e ragazzi, chiamati a rappresentare l’avvenire della società civile, oltre che del gioco più bello del mondo. Consapevole del rinnovato carico di responsabilità che una Scuola Calcio Élite comporta, Sangalli richiama primariamente la forza del gruppo, quale strumento privilegiato verso il raggiungimento degli obiettivi. Un gruppo che non può essere ricondotto solamente agli interpreti in campo e in panchina, ma che chiama in causa il lavoro più oscuro, ma non per questo meno prezioso, portato avanti dall’esercito di volontari, dirigenti, collaboratori, di stanza a Lallio: “Veniamo da un’iniziativa articolata come il Natale dello Sportivo (andato in scena nella giornata di sabato, n.d.r.) e non c’è dubbio che in casi come questo risulti fondamentale l’aiuto messo in campo dai volontari. Sono in tanti a darci una mano, vuoi perché sono genitori dei nostri ragazzi e vuoi perché sono figure storiche, rimaste legate nel tempo alla nostra società. Sono punti di riferimento importanti. E poi c’è la proficua collaborazione con l’Amministrazione Comunale, che ci supporta e ci avvalla per tutti gli eventi, le manifestazioni, le proposte che facciamo. Sono tutti segni che ci portano a dire che il Lallio sta lavorando bene, portando avanti una politica di piccoli passi utili a individuare meglio quelli che sono i nostri traguardi. La Scuola Calcio Élite è un traguardo che ci riempie di orgoglio e di soddisfazione.
Il fatto che siano una quindicina le realtà sparse per la provincia insignite di questo attestato non è da tutti: conosciamo le responsabilità e ci muoviamo, ogni giorno, per ottemperare quelle che sono le indicazioni, in materia di struttura societaria e organizzazione didattica. I nostri allenatori sono tutti qualificati, potendo contare sul patentino federale: avere ottimi allenatori è la premessa necessaria, perché se sono bravi loro, è plausibile che quanto trasmesso ai ragazzi arrivi meglio. Oltre agli aggiornamenti, concertati insieme al Settore Giovanile e Scolastico, ogni mese teniamo delle riunioni interne di verifica, così da avere un riscontro puntuale e veritiero di tutto quel che accade in ciascuna squadra, mentre per il febbraio del prossimo anno è in cantiere un corso, dedicato a tecnici e dirigenti, di Primo Soccorso. E poi c’è una Psicologa a supervisionare il tutto, seguendoci nell’attività e offrendo consigli sul come relazionarsi con i ragazzi e le loro problematiche. Poniamo attenzione alle richieste del Comune e della cittadinanza e il rimando che stiamo avendo è positivo”.
Circa duecento i tesserati di un settore giovanile completo in ogni casella, con la ciliegina rappresentata da un’area di base che, forte di oltre un centinaio di bambini e ragazzi, tiene banco ogni fine settimana: “Ci sono i quaranta Piccoli Amici, della Scuola Calcio, che distribuiti su tre annate prendono parte, insieme alle altre scuole calcio che di volta in volta vengono invitate, alle giornate di gioco che si tengono sul nostro campo. Nei Primi Calci, i nostri quindici bambini possono cominciare a respirare il clima della partitella, cinque contro cinque, mentre le due squadre di Pulcini, una di 2012 e una di 2013, si stanno cimentando nel loro primo campionato, a sette. Due sono anche le squadre di Esordienti, a nove, con una pura di 2011 e una mista, composta da elementi del 2010 e del 2011. Non ci sono classifiche e non c’è selezione, bisogna solo divertirsi, iniziando a preventivare che con il passaggio all’area agonistica ci sarà uno step in più. Sono passi che è chiamata a fare la stessa società, per migliorare e crescere ancora. Lo stesso fatto di avere una prima squadra inserita, quest’anno, in un campionato regionale come la Prima categoria diventa un punto di arrivo: serve un obiettivo, un punto di riferimento sostanziale. Nel complesso, pur con tutte le difficoltà legate alla continua rivisitazione delle rose, che talvolta ci impediscono di presentare formazioni in annata pura, siamo coperti in ogni fascia d’età, a dimostrazione che il Lallio sa essere attrattivo. Ci auguriamo, allora, di crescere e migliorare ancora, nel segno della positività che c’è in questo ambiente e dell’equilibrio, che non deve mai mancare. Non è mai facile coniugare le aspettative dei genitori con la competitività e l’agonismo che, anno dopo anno, prendono piede nel calcio dei nostri ragazzi”.
Nikolas Semperboni