Calvenzano
– Dopo la Festa Alpina del mese di settembre, finalmente in presenza, torna un appuntamento storico per le Penne Nere di Calvenzano. La festa, rimandata nel 2021 causa restrizioni covid, vedrà il Gruppo presieduto da Angelo De Stefani organizzare il 17esimo Raduno di Zona 23 e 28 che quest’anno si associa ai primi 41 anni del Gruppo calvenzanese.
Un momento storico, di grande significato, da celebrare insieme ai commilitoni delle due Zone (28 e 23) che uniranno in un solidale abbraccio tanti associati di questa benemerita Associazione. L’evento cade in un altro anniversario significativo, ovvero i 150 del Corpo degli Alpini che troverà il suo culmine tra il 14 ed il 15 ottobre a Napoli. Fu proprio nella città partenopea che il 15 ottobre 1872 Vittorio Emanuele II emise il Regio Decreto di creazione.
Le 21 Sezioni che animeranno le strade di Calvenzano nel festeggiare il Gruppo locale e spegnere idealmente le 41 candeline non potranno che pensare l’imminente appuntamento di Napoli ( ndr: lo scorso agosto il Presidente A.N.A. di Bergamo Giorgio Sonzogni ci condivise il suo entusiasmo per una macchina organizzativa già avviata e che porterà le Penne Nere bergamasche in massa anche grazie ad un treno speciale in allestimento)
Angelo De Stefani, Capo Gruppo di Calvenzano, sull’evento di domenica ci ha dichiarato:
Dopo gli anni duri della pandemia possiamo finalmente ritrovarci per celebrare il raggiungimento di questo importante traguardo della nostra vita associativa. Festeggeremo con tutti i Gruppi delle Zone 23 e 28 e confidiamo nella partecipazione della nostra gente, che ci sarà vicina come sempre.
Il programma prevede l’ammassamento alle ore 8,30. A seguire, alzabandiera, discorsi delle Autorità, S.Messa in Parrocchia e pranzo (da prenotare). Da sottolineare la presenza della Fanfara ANA di Rogno e del Corpo Musicale di Calvenzano (che nel 2023 festeggerà 200 anni dalla fondazione).
Uniti intorno agli Alpini, Arma ed Associazione dai valori basati sulla pace e sulla solidarietà, sempre presenti, testimoni di una serie di valori che il tempo non ha cancellato ma ulteriormente rafforzato.
Giuseppe De Carli