Zanica
– “Questo campo era intoccabile, poi ci hanno costruito intorno uno stadio che è un gioiello. Si lavorava su quello dietro, dove adesso c’è l’erba artificiale…”. Stefano Vecchi ripercorre i ricordi del triennio 2006-2009 alla guida di Colognese. Erano i gialloverdi del presidente Giacomo Cavalleri, anni d’oro, serie D: “Il direttore sportivo era Rolando Lorenzi, ci si allenava qui, quando i terreni erano della BCC della Bergamasca e il proprietario non era ancora l’AlbinoLeffe. Evidentemente mi portano bene, ho vinto”, sorride l’attuale tecnico della FeralpiSalò che ha battuto la Bluceleste all’esordio del girone A della serie C.
Il rewind del cervello e del cuore, per il comandante in capo dei Leoni del Garda, all’epoca dei Canarini della Bassa tra i 35 e i 38 anni, fa bene all’anima ed è un pezzo di storia del calcio bergamasco che ritorna in auge: “Le baracche degli spogliatoi sono ancora in piedi. Si allenava gente che arrivava dal lavoro, spesso sporca di cemento e olio. Il nostro calcio”, sospira il mapellese. Quanto allo Stadium, la guida di un club che continua ad ambire alla serie cadetta non ha dubbi: “Un grande palcoscenico, un gioiello che lascia senza parole e senza fiato. E dire che ai nostri tempi non si poteva proprio calpestarlo: proibitissimo!”.