L’Italia chiude le fabbriche e le attività produttive non essenziali su tutto il territorio nazionale fino al 3 aprile. Questa la soffertissima misura annunciata dal presidente del consiglio Giuseppe Conte, dopo un dialogo estenuante con sindacati e rappresentanti industriali. E se piccole e medie imprese si erano già smarcate dai giganti (perlomeno negli ultimi giorni), le opposizioni più rigide nelle ultime ore erano arrivate ancora da Confindustria che chiedeva misure graduali e meno drastiche, quantomeno nel resto d’Italia rispetto alla Lombardia. Dal provvedimento di stop dovrebbero essere escluse le attività produttive definite come essenziali e di pubblica utilità, come – ad esempio – logistica e trasporti, farmaci e sanità, telecomunicazioni, energia e agroindustria. Supermercati e farmacie, banche, poste e assicurazioni resteranno chiaramente aperti. Il resto del lavoro sarà consentito solo in modalità smart working. Lo stop dovrebbe durare almeno due settimane.
sabato 21 Marzo 2020
Il governo ha deciso: fabbriche chiuse. Aperte solo le attività produttive essenziali
Commenti
Abbonati
Ricerca
Articoli recenti
- Un bergamasco sulla fascia per l’AlbinoLeffe: bentornato a Michele Ambrosini
- Gasperini a Udine senza centravanti: nemmeno Vlahovic convocato
- Coppa Lombardia Terza: il recupero della finalissima si gioca domenica a Casazza
- Gli squalificati in Seconda categoria
- UFFICIALE – Antonio Siciliano è un nuovo giocatore del Brusaporto
- La stella nascente Nicole Cadei: Nicole Cadei: pilota Junior UIM Acquabike 2024
- Prima Categoria, scontro al vertice con la Rivoltana per il Pumenengo. Il Paladina affronta la Nembrese con un Ripamonti in più
- Promozione, per il Pianico trasferta a Gorle, per lo Zingonia Verdellino il testacoda con l’AVB. Anticipo tra Fiorente e Forza & Costanza
- Eccellenza di nuovo in campo, per il Mapello appuntamento con il fanalino. La presentazione del turno
- La trasferta di Udine a una rifinitura di distanza: i soliti due attesi al rientro settimana prossima
Archivi