Champions League, Playoff 1 – Brugge, Jan Breydelstadion – mercoledì 12 febbraio (ore 18.45)
Club Brugge-Atalanta 2-1 (1-1)
CLUB BRUGGE (4-2-3-1): Mignolet 6,5; Seys 6,5, Ordonez 6,5, Mechele 5,5, De Cuyper 6,5; Onyedika 6, Jashari 6,5; Talbi 7,5 (41′ st Siquet 6,5), Vanaken (cap.) 6, Tzolis 6 (25′ st Nilsson 6); Jutglà 6,5 (41′ st Vetlesen sv). A disp.: 29 Jackers, 2 Romero, 58 Spileers, 64 Sabbe, 27 Nielsen, 17 Vermant. All.: Nikcy Hayen 7.
ATALANTA (3-4-1-2): Rui Patricio 6; Djimsiti 6,5, Hien 6, Posch 5 (26′ st Toloi 6); Bellanova 6 (18′ st Cuadrado 6,5), Ederson 6, De Roon 6, Zappacosta 7 (41′ st Palestra 5); Pasalic 7 (18′ st Samardzic 6,5); De Ketelaere 6,5, Retegui 6 (26′ st Brescianini 6). A disp.: 29 Carnesecchi, 31 Rossi; 49 Del Lungo, 22 Ruggeri, 6 Sulemana, 25 Cassa, 48 Vlahovic. All.: Gian Piero Gasperini 6.
Arbitro: Meler 4 (Turchia – Ersoy-Uyarcan, IV Kardeşler. V.A.R. Van Boekel – Olanda, A.V.A.R. Delajod – Francia).
RETI: 15′ pt Jutglà (B), 41′ pt Pasalic (A), 49′ st rig. Nilsson (B).
Note: spettatori 26 mila circa di cui 781 atalantini. Ammoniti De Roon, Cuadrado e Hien per proteste. Tiri totali 11-14, nello specchio 4-5, parati 2-4, respinti/deviati 4-2. Var: 1 (penalty check). Corner 4-2, recupero 1′ e 6′.

Brugge – Galeotta la sbracciata di Hien sul match winner Nilsson. Ma è uno scandalo, uno scippo e basta. Punto e a capo. Jutglà batte un colpo su un erroraccio in disimpegno di Posch e senza rintocco Pasalic usa la testa per rimetterla sui binari, ma l’invenzione inconcepibile di arbitro e Var nel recupero consegna al Club Brugge l’insperata vittoria per 2-1 in un finale thrilling nell’andata dei playoff di Champions League per la qualificazione agli ottavi. Il ritorno martedì 18 a Bergamo si complica maledettamente per una Dea comunque non trascendentale e spesso costretta a correre a vuoto.

Brividi al settimo quando Hien, uscito altissimo, perde palla dal futuro rompighiaccio a favore della corsa di Tzolis che però s’interrompe al momento di scoccare un destro centralissimo. Un minuto e il centravanti di casa la smista per Jashari che cerca il precedente, ma se Rui Patricio non si fosse allungato sulla palla sarebbe stato fischiato l’offside segnalato dall’assistente. Al 13′ Talbi cerca sempre il solito noto entrando in navata con intervento risolutivo in angolo di Bellanova. Al quarto d’ora l’austriaco in prestito dal Bologna perde il boccino, anzi nemmeno lo tocca, sul rinvio dello svedese: manna dal cielo per l’esterno alto sulla sua zolla che imbecca controllo e girata a mezz’altezza di destro. I pericoli mica finiscono qui, consumata la svettata del Chapita su traversone a rientrare di Zappacosta (18′),visto che scollinato il ventesimo lo schema dal centrodestra di De Cuyper sfocia nel tentativo di Vanaken murato da Pasalic.

Lo stesso terzino sinistro locale rimette timidamente fuori in gioco aereo il cross di Bellanova (25′) in asse con un recupero alto di Hien supportato da Djimsiti e rifinito da Retegui, ma Zappacosta, avventatosi sull’attrezzo, calcia alto e largo dopo un controllo volante. Tre minuti scarsi ed è Posch il primo bergamasco a tirare in porta lungo un pluri-rinvio corto della retroguardia belga su un’imbeccata in area di De Ketelaere per Retegui: Vanaken fa la torre e Jashari la sfiora, l’ex rossoblù si gira e sgancia senza angolazione davanti alla lunetta. L’ultimo sussulto brugse, con la discesa di Ordonez rifinita da Tzolis per la sganciata sull’esterno alto della rete di De Cuyper, suona la sveglia definitiva. Dal 39′ al 41′, le tre chances del pari che infine arriva: gioco tra quindi con dritto di Bellanova, borseggio di Hien a Jutglà con Retegui a liberare il collo esterno ugualmente impreciso e rimessa laterale con tocco di ritorno di CDK col sorano a imbeccare il campanile aereo di Super Mario in anticipo secco su Mechele.

Inizia la ripresa e Talbi rientra sul mancino sparando alle stelle il suggerimento del suo falso nueve-smistatore (3′). Ben più rischioso il doppio tentativo Ordonez-De Cuyper in coda alla presa di fondo del precedente, con Djimsiti e la mira a mettersi di mezzo all’ottavo. Al 12′ è ancora Talbi a provocare sconquassi, ma il piede debole e la distanza non depongono a suo favore. Occorre attendere il ventesimo per la palla gol bergamasca, anzi due: Mignolet difende il palo dal colpo di fronte di Zappacosta senza saltare, chiamato dalla new entry Cuadrado, e quindi sul tracciante del grande ex di turno velato dal primo l’inserimento dell’altro sostituto Samardzic non viene premiato dal mirino un po’ sballato. CDK la tenta scambiando col serbo, ma il portiere di casa non la fa girare sul primo palo concedendo solo corner.
Minuto ottantatré, pare finita ma ce n’è per Zappacosta che mira in curva dopo aver scambiato sempre col trequartista. Sul secondo angolo a favore atalantino Cuadrado telefona di sinistro (44′). Poi la palla persa da Palestra con Siquet a infilare in area l’ultima buona per la sceneggiata di Nilsson, che è alle spalle dello svedese e crolla al suolo su un movimento di braccia che più involontario non si potrebbe. Dalla regia confermano tutto, un incubo spiazzante dagli undici metri.