TREZZO SULL’ADDA (MI)
– E’ da poco termina la stagione 2020/2021 che ha visto la Tritium arrivare penultima nel girone B di serie D con la conseguente retrocessione in Eccellenza. Sabato scorso il presidente biancoazzurro Juri Camoni ha rinnovato la fiducia al direttore sportivo Gianluca Leo che ha sottoscritto un contratto di due anni. Abbiamo contattato Leo che ci parla della travagliata annata calcistica appena conclusa, del suo rinnovo e dei progetti del sodalizio calcistico abduano dell’imminente futuro.
Gianluca, come definiamo questa annata tutta da dimenticare della Tritium?
“E’ stata stagione davvero lunga e difficile. Eravamo partiti con ben altre ambizioni e fin da subito ci siamo ritrovati a lottare per rimanere in categoria; purtroppo l’esito finale fa ancora male. La retrocessione in Eccellenza, non tanto dal punto sportivo, ma dal lato umano fa malissimo. È vero: sono stati commessi degli errori, in primis da me, ma penso da tutti; l’unica cosa certa è che è stato fatto tutto nella massima trasparenza e nella massima voglia di cambiare un’annata partita subito male. È stato davvero difficile e duro accettare il verdetto: chi mi conosce sa il perché; sa perfettamente cosa trasmetto e come vivo la squadra”.
Si vocifera di una potenziale richiesta di ripescaggio in serie D da parte della compagine calcistica trezzese…
“E’ vero: effettueremo la domanda per il ripescaggio. Non so ancora se verrà accettata, ma è altresì vero che siamo retrocessi sul campo dopo trentaquattro partite, pertanto l’epilogo finale è insindacabile. La società chiederà ripescaggio semplicemente perché penso che la retrocessione non sia stata meritata: portando un un esempio, siamo stati vittime di un focolaio Covid nel momento migliore della squadra. Se verrà accettato l’obiettivo sarà mantenere la categoria, mentre se saremo in Eccellenza dovremo disputare un campionato da protagonisti. Questo non dimentichiamo che sarà l’anno zero e come tale dovrà essere interpretato”.
Avevi diversi offerte ma hai accettato la proposta biennale di rinnovo del presidente Juri Camoni, che ti ha confermato la piena fiducia.
“Devo dire che accettare il nuovo incarico è stato difficile perché la voglia di mollare era tanta: non perché non sia legato al mondo Tritium o al presidente, ma per quanto illustrato prima, ma la fiducia e la stima di chi mi sta vicino hanno fatto la differenza. Ho sentito davvero tanto affetto e molta voglia di ripartire sotto la mia direzione; infatti il contratto biennale ne è il segnale evidente”.
Hai in mente molti cambi nella rosa dei giocatori?
“Sì, per ora posso confermare che effettuerò una rivoluzione totale che coinvolgerà in primis la rosa dei calciatori: Chi vestirà la maglia della Tritium dovrà avere tre caratteristiche principali: fame, amor proprio e voglia di emergere. Dovrà capire l’importanza di fare parte del nuovo progetto biancoazzurro. Adesso sono concentrato per fissare gli incontri con la vecchia rosa, mentre per il mercato in entrata ho già delle idee”.
E’ arrivata la prima ufficialità: Mauro Calvi tornerà ad allenare la Juniores.
“In primis lo voglio ringraziare per aver dato tutto se stesso nel cercare di portare la nave in porto nonostante le mille difficoltà, ma dopo essermi confrontato con lui ho deciso che è giusto che continui il suo percorso di crescita e maturazione. Lo ritengo un ottimo allenatore e non avevo nessuna intenzione di perderlo. Riprenderà da dove aveva lasciato: sarà il mister della Juniores affiancato dal viceallenatore Valerio Colace sotto la direzione del club manager Marco Rossetti. Sono ancora più orgoglioso della scelta fatta perché ha accettato con grande entusiasmo la mia proposta”.
Chi allenerà la Prima Squadra della Tritium?
“In merito al suo successore ho qualche idea; ma ripeto ad oggi è molto prematuro. Alcuni campionati non sono ancora conclusi. A tempo debito comunicherò chi sarà il nuovo mister”.
Lo staff tecnico storico sarà confermato?
“Io li vorrei ancora al mio fianco tutti quanti, da Pizzocchero ad Aloardi. Li devo ancora incontrare, ma è vero che sono le basi da cui vorrei ripartire. Mi auguro vivamente possano accettare il nuovo incarico”.
Cosa vi siete detti tu e il presidente?
“Il summit di sabato mattina scorso con il patron Juri Camoni è durato qualche ora. Principalmente abbiamo cercato di capire cosa è stato sbagliato e cosa invece può insegnarci questa retrocessione. Nel nostro confronto la sua stima e la sua voglia di avermi al suo fianco sono state manifestate fin da subito. Avevo avuto anche di più di qualche contatto o chiaccherata, direi vere e proprie richieste: quattro realtà mi volevano, due di serie D e due di Eccellenza, ma il legame con il mondo della Tritium e con il presidente hanno fatto la differenza. Posso garantire che la categoria non è stata determinante nella mia scelta di rimanere”.
Cosa ti senti di dire ai tifosi e ai simpatizzanti della Tritium?
“Ci tengo a ringraziare tutti i tifosi per gli attestati di stima che mi sono arrivati e anche coloro che magari invece avrebbero preferito un cambiamento. Come già fatto mi assumerò sempre le mie responsabilità, ma su una cosa posso andare fiero: io e il mio staff abbiamo sempre agito per cercare il bene della Tritium, non il contrario. Sempre Forza Tritium”.
Mattia Vavassori