Una Spal spietata punisce l’Atalanta. Una sconfitta senza attenuanti che rimpicciolisce i nerazzurri. Incapaci di far gioco, sempre in ritardo, senza mai tirare in porta, solo qualche baruffa inconcludente nell’area di Gomis. Nient’altro. Nel secondo tempo solo un tiro di Masiello e una punizione di Ilicic. E se Gasperini boccia Rigoni, fuori al 38’ del primo tempo causa prova irritante, nemmeno il sostituto Ilicic riesce a far meglio (ma lo sloveno ha parecchie attenuanti). Stavolta anche il Gasp ha osato troppo con uno schieramento (Gomez, Rigoni, Zapata) che si è rivelato un azzardo. Errare humanum est. Una volta la chiamavano nemesi: Petagna che sotto la Maresana non segnava mai nella patria dell’Ariosto si è trasformato in Orlando furioso. Una doppietta storica. La Spal ha comunque meritato il successo ma adesso qualche riflessione tattica non guasterà perché l’Atalanta deve tornare in fretta quella del recentissimo passato.
Uno stadio a misura d’uomo, si diceva una volta, eppure il Paolo Mazza così rivestito a nuovo è un gioiellino per una città come Ferrara e, perché no, grandeur a parte, come Bergamo. Dunque una festa prima del fischio d’avvio di Mariani. Quindi le formazioni con l’ormai inevitabile sorpresa confezionata da Gasperini: Rigoni in campo dal primo minuto per completare un trio d’attacco esplosivo, almeno come idea di gioco, nella Spal in campo Schiattarella e non Valdifiori, un lottatore invece di un geometra. L’avvio è, inevitabilmente, di marca spallina. I biancazzurri vogliono trasformare la serata in festa. L’Atalanta soprattutto con i tre difensori, perfetti in marcature e chiusure d’anticipo, tengono a bada la veemenza di Antenucci, i movimenti di Petagna e gli inserimenti a destra del duo Lazzari-Kurtic. Poi l’Atalanta cerca il rilancio affidandosi a Zapata. Eppure in mezzo al campo è di dominio spallino perché hanno un uomo in più mentre l’Atalanta patisce l’avvio negativo di Rigoni che in pochi minuti perde tre palloni, uno dietro l’altro. L’atteggiamento fa imbufalire Gasperini che manda a scaldarsi Ilicic, dopo quindici minuti scarsi. L’argentino è fuori dal gioco e sembra anche svogliato, solo un cross e un colpo di tacco che libera Gomez. Nient’altro.
In mezzo al campo a dar man forte a De Roon e a Freuler si offrono, a turno, i tre difensori. L’Atalanta cerca di rispondere lanciando Zapata che duella, senza esclusioni di colpi, con Vicari. Poi la Spal costruisce la sua occasione da gol con Petagna, su assist di Kurtic, Gollini risponde in tuffo poi arriva Fares ma Gosens salva in angolo. I nerazzurri cominciano a prendere le misure affidando il compito di offendere a Gomez e al solito Zapata. Arriva la bocciatura di Rigoni che al 38’ viene mandato negli spogliatoi. Esce a testa bassa, entra Ilicic. Poi nel secondo tempo la doppietta di Petagna cambia il volto della partita: prima è bravo a sfruttare un respinta di Gollini su colpo di testa di Felipe (punizione di Schiattarella), quindi vince un rimpallo in area e con la collaborazione di Toloi batte una seconda volta il portiere nerazzurro. Poi solo tanta frustrazione. De Roon ha rischiato l’espulsione ed è stato sostituito da Pasalic, Gomez è uscito per infortunio. Ora bisogna rimettere insieme i cocci.
Giacomo Mayer