Carobbio 2020 – Eden Esine 0-0 Carobbio 2020:
Oberti 6,5, Ruggeri 6,5 (37’st Tiraboschi s.v.), Marchetti 6,5, Grena 7 (38’st Cerea s.v.), Colleoni 7, Signorelli 7, Lamera 6,5 (33’st Ravelli 6), Meni 6,5, Baggi 6,5, Putti 6,5 (14’st Pedroni 6,5), Buttarelli 6,5 (7’st Testa 6,5). A disp.: Zinesi, Monaci, Tebaldi, Piantoni. All.: Ghilardi (Foglio squalificato)
Eden Esine: Guarnieri, Zanardini, Silini (26’st Laffranchi A.), Giacomini, Taboni, Saviori, Bressanelli (19’st Guarinoni), Tosi, Ferrari, Cominelli, Belli. A disp.: Dentella, Macario, Laffranchi M., Marnissi, Nodari. All.: Pedersoli
Arbitro: Gambino di Chiari
Note: ammoniti Grena, Lamera, Testa (C); Saviori, Cominelli (EE)
Migliore in campo: Grena (C)
Carobbio degli Angeli – Altro pareggio, dal sapore diametralmente opposto, per il Carobbio 2020. Dopo il movimentato 2-2 con il Palosco, costato peraltro le squalifiche di mister Paolo Foglio e bomber Gianluca Piro, lo 0-0 maturato con la corazzata Eden Esine profuma della massima applicazione e di una coralità che lascia ben sperare per l’avvenire. Troneggia ancora l’insegna “Cantiere aperto”, ma questa squadra, da valutare per forza di cose sul lungo termine, in funzione di un girone D pieno zeppo di incognite e misteri, appare dotata di tutti i requisiti per uscire alla distanza. Nel sapiente mix di giovani e collaudate certezze, disposto in campo da mister Foglio, spiccano un po’ tutte le individualità, a partire dal giovane portiere Oberti, classe 2001, abile a riscattarsi dopo l’erroraccio sul gol del 2-2 di domenica scorsa. E poi i grandi protagonisti della stagione precedente, come Signorelli, rilanciato titolare, nel segno del turnover, in sostituzione di Tiraboschi, e Cristian Grena, al rientro dopo un infortunio e tatticamente decisivo, nel ruolo di schermo davanti alla difesa. L’Eden Esine di fatto si piazza stabilmente nella trequarti locale, ma al dunque i rischi sono sporadici e vengono puntualmente sventati dall’accorta fase difensiva. E non finisce qui, perché se nel primo tempo erano soprattutto le ripartenze ad apparire come il grimaldello giusto per fiaccare le resistenze camune, nella ripresa l’inerzia viene addirittura capovolta, quantomeno in determinati frangenti. Il Carobbio prova a far la partita, trovando pieno profitto dalla girandola di cambi, mentre l’undici ospite è costretto a rintanarsi, affidandosi a un Guarnieri lucido e, soprattutto, decisivo, come in occasione del tentativo del neoentrato Pedroni. Partita vibrante, con poche occasioni pulite, pur equamente distribuite. Al triplice fischio, è pari a reti inviolate, ma lo spettacolo è stato più che gradevole.
Nik