La Lega Calcio di Serie A cede solo parzialmente alle pressioni indirette del presidente del Consiglio Mario Draghi, autore di una telefonata da aut aut venerdì al presidente FIGC Gabriele Gravina (“o vi fermate o meglio le porte chiuse”), optando per la soluzione salomonica del tetto al pubblico pari a 5 mila spettatori a partita. Non da subito: per la seconda giornata di ritorno vale sempre la capienza al 50 per cento indicata dall’ultimo decreto governativo, mentre il nuovo limite riguarda la terza e la quarta.
Questa la decisione dell’Assemblea Straordinaria della governance dei club della massima serie iniziata oggi, sabato 8 gennaio, alle tre e mezza del pomeriggio, dopo che all’ora di pranzo ben tre Tar su quattro avevano sconfessato le Asl facendo uscire dall’isolamento i negativi dei gruppi squadra di Torino, Udinese e Salernitana. L’Atalanta, attesa salvo contrordine a questo punto improbabile domenica 9 alla Dacia Arena (16.30), già partita dallo scalo di Orio al Serio direzione Trieste, dovrà quindi giocare con soli 5 mila presenze al massimo domenica 16 al Gewiss Stadium di Bergamo nel big match contro l’Inter e quindi sabato 22 all’Olimpico di Roma, sempre un impegno serale, in casa della Lazio. La nuova misura è valida solo a fine gennaio. Lunedì la cabina di regia a due col governo, mercoledì la partecipazione alla Conferenza Stato-Regioni.