È’ già finito gennaio! Sembra ieri mattina che dicevamo: finalmente è finito questo anno maledetto. Un anno difficile, i cui strascichi ancora stiamo vivendo e che ci accompagneranno ancora per un periodo di certo non breve, ma che ci ha lasciato diversi insegnamenti che andiamo a vedere insieme nella seconda parte del caffè finanziario di oggi. 🔸 Ci lasciamo alle spalle un mese interlocutorio sui mercati finanziari. Se fossimo degli appassionati di analisi tecnica e ci mettessimo davanti ai grafici delle borse di gennaio subito ci balzerebbe davanti agli occhi che non è stato un mese particolarmente scintillante. Listini europei ed americani (Nasdaq escluso) piatti o leggermente negativi mentre qualche spunto al rialzo lo abbiamo avuto sui mercati asiatici. 🔹 Questo se noi ci fermassimo alla suddivisione geografica delle borse perché poi analizzando i portafogli che ho in gestione mi ritrovo con performance positive del 4/5 % in un mese dove la componente azionaria è superiore ad un terzo del portafoglio. 📌 Da anni ormai, e se mi leggi in modo attento e costante te ne sarai accorto, scrivo infatti che bisogna investire nei megatrend del futuro per ottenere risultati interessanti. E questo tipo di investimento non fa parte delle ‘offerte speciali’ che trovi sui banconi delle filiali vicino a casa. Non ci sono cedole ‘garantite’ annuali ma il vantaggio di investire una parte del proprio patrimonio in questi prodotti nel medio lungo termine è talmente alto che non è possibile al giorno d’oggi esitare ancora nell’investire. ❗️Oggi più che mai è arrivato il momento di sganciarsi dalle metodologie di investimento a cui la finanza tradizionale ci ha abituato negli ultimi 30 anni, un passo non semplice da fare (soprattutto di mentalità) ma che poi ci permetterà di sfruttare i cambiamenti del mondo economico. 📍 Cambiamenti che hanno caratterizzato il corso, come dicevo ad inizio pezzo, l’anno 2020.
Un anno certamente non adatto ad investitori deboli di cuore: le borse mondiali hanno intrapreso percorsi tanto inattesi quanto ripidi, alle prese con il compito non facile di decifrare le conseguenze economiche della pandemia che ci ha colpiti a livello globale.
🚄 Il mondo finanziario va molto più veloce che in passato
Il grafico degli indici azionari del 2020 è talmente tortuoso e altalenante che ricorda quello della Grande Recessione del 1929 sovrapposto a quello della crisi delle dei primi anni 2000, il tutto vissuto in 12 mesi. In passato queste correzioni duravano anni ed avevano bisogno di tempo per essere recuperate, il 2020 ci ha insegnato che tutto può succedere anche in intervalli di tempo molto più brevi.
Il motivo ? Beh, anche il mondo delle transazioni finanziarie si è tanto evoluto, ed oggi il numero di transazioni che avvengono in un secondo è migliaia di volte superiore a quelle che avvenivano decenni fa. E poiché tantissimi computer nel mondo sono programmati per compiere la stessa operazione al raggiungimento di un determinato prezzo, le salite e le discese sono amplificate da questi movimenti sincronizzati.
😉 Si può essere più furbo di un altro ma non più furbo di tutti gli altri
Avere la pretesa di prevedere il mercato, di anticiparne le direzioni, vuol dire avere la presunzione di essere più furbo di tutti gli altri. Infatti i mercati finanziari non sono altro che la sommatoria di tutti gli investitori del mondo. Un investitore può essere più furbo di un altro investitore, ma non potrà mai essere più furbo di tutti gli altri investitori. Pertanto il mercato è e rimane, soprattutto nel breve periodo, assolutamente imprevedibile. Ed il 2020 ce lo ha ricordato in maniera impietosa, più di una volta, nel bene e nel male.
✅ Parola d’ordine: diversificazione
Le nostre nonne lo sapevano bene: mai mettere tutte le uova nello stesso paniere! Altrimenti inciampando dal pollaio alla cucina queste finivano per rompersi tutte assieme e… la frittata era fatta! Nel 2020 i settori azionari hanno avuto sorti molto diverse: quelli legati, ad esempio, al turismo ed alla ristorazione hanno avuto pesanti contraccolpi, mentre quelli legati all’intrattenimento domestico, alla comunicazione digitale e alla sanità hanno registrato andamenti molto positivi. Il comparto obbligazionario ha avuto andamenti diversi legati soprattutto al rating dei soggetti emittenti ed alla valuta di emissione dell’obbligazione. Chi avesse investito la totalità dei suoi risparmi soltanto su alcuni settori, strumenti o Paesi, avrebbe potuto registrare sonore perdite, seppur in un anno mediamente positivo. Il 2020 ci insegna che sarà sempre più importante, per una strategia di investimento di medio lungo periodo, avere un portafoglio molto diversificato. La diversificazione è infatti l’unico modo per abbassare il rischio complessivo del portafoglio di investimento.
📌 Usciremo dalla pandemia, ma non saremo gli stessi che ci sono entrati
Dalle crisi passate sono nate diverse op

portunità, non vedo perché questa volta non possa succedere la stessa cosa. Le crisi sono le stagioni migliori per mettersi a caccia di talenti e di nuove idee.

🔸 Il 2020 ha “costretto” diverse professioni a doversi reinventare per sopravvivere, ha imposto nuovo modi di comunicare, nuovi stili di vita.
 
🔸 Il 2020 ha gettato le fondamenta per investimenti “green” e sostenibili in molte parti del mondo, innescando un processo di competizione virtuosa che mira alla salvaguardia dell’ambiente e dei diritti umani.
La pandemia finirà, ma il mondo che vi è entrato non esisterà più; ne uscirà un nuovo mondo, certamente diverso, auspicabilmente migliore.
 
✅  Investire oggi vuol dire dare fiducia al nuovo mondo che sarà, che oggi non possiamo nemmeno immaginare.
Buon fine settimana.
 
Simone Pontiggia
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