Che Fortuna!
🔹 Standard & Poor’s, una delle maggiori agenzie di rating mondiali, non ha declassato il nostro Paese. Il rischio è addirittura migliorato passando nella scala di valori da negativo a stabile.
Si,certo, ma con un debito pubblico vicino al 160% del Prodotto Interno Lordo, una burocrazia asfissiante, la produttività ferma ormai da 20 anni, una pressione fiscale enorme, l’ombra di un nuovo lockdown in arrivo… non c’è da essere allegri: il rischio Paese aumenta, senza efficaci riforme strutturali il default è dietro l’angolo.
… ed i risparmiatori? A leggere i giornali comprano l’ultimo Btp trentennale “per un pugno” di cedole. No comment!
📌 Ricercare, individuare ed inserire nei portafogli che gestisco strumenti efficienti è un lavoro che svolgo ininterrottamente, a volte capita anche di non riuscire nell’intento ma sono subito pronto a ri-allocare il tutto affinché gli obiettivi vengano raggiunti.
Tutto ciò che è incapace di generare valore nel tempo deve essere eliminato dall’universo investibile senza esitazioni (e tra i primi strumenti che ho totalmente eliminato dal mio ‘paniere’ ci sono i famosi Btp di cui scrivevo sopra).
Tuttavia, il punto vero è un altro.
🔸 In genere, viene sovrastimato l’aiuto che può dare un prodotto efficiente e si sottostima il valore del modo in cui in quel prodotto dovrei investire.
In altre parole, si sovrastima il valore di DOVE metto i soldi e si sottostima il valore di COME li investo.
Un esempio semplice semplice.
L’Eurostoxx50, che racchiude le migliori 50 azioni dell’area Euro, non è certo un indice che brilla per efficienza come l’S&P500 o il Msci World.
Negli ultimi 15 anni (2005-2019) il rendimento totale è stato di circa il 21%.
Poco, considerato che dentro ci sono pure i dividendi.
Ora, se in questo mercato avessimo investito non in unica soluzione nel 2005 ma ci fossimo entrati accumulando annualmente, cosa sarebbe cambiato?
Che avremmo ottenuto una performance cumulata (mwrr) del 37% circa.
Se l’accumulo l’avessimo fatto trimestralmente, il rendimento sarebbe diventato del 46% circa.
Oltre il 55%, investendo con frequenza mensile.
🔹Stesso mercato, stesso campo da gioco.
Stesso DOVE.
Cambia però la tattica.
Cambia il COME.
🤔 Ora, se ci pensi un attimo, di questo rendimento non parla mai nessuno.
Se vai a guardare le performance di mercati e prodotti, troverai sempre e solo quanto avresti potuto guadagnare (o perdere) per il DOVE, mai per il COME.
Il rendimento che ti ho raccontato è silenzioso. Non esiste.
Non esiste per i media e la stampa specializzata, che lo ignorano.
Non esiste per la maggioranza degli investitori, che non lo vedono.
📌 Chi invece ha seguito il consiglio di ‘investire a rate’ lo conosce bene, è un rendimento annuale a due cifre nonostante la crisi del 2018 e quella della primavera 2020. E sarà così anche per il futuro
È il valore del COME si investe.
Perché l’efficienza e la qualità del sottostante non la nega nessuno, sia chiarissimo.
Ma quella della strategia può esserlo ancora di più.
Buon fine settimana
Simone Pontiggia
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