Brasile-Colombia 2-1Brasile (4-2-3-1): 

Júlio César 6; Maicon 6,5, Thiago Silva 7.5, David Luiz 7.5, Marcelo 6,5; Fernandinho 7,5, Paulinho 6 (41’st Hernanes sv); Oscar 6,5, Neymar 6  (43’st Henrique sv), Hulk 6.5 (37’st Ramires sv); Fred 5. A disp.: Maxwell, Dante, Dani Alves, Victor, Willian, Jô, Jefferson, Bernard. Ct: Luiz Felipe Scolari.
Colombia (4-2-3-1): Ospina 5,5; Zúñiga 6, Zapata 6, Yepes 7, Armero 6; Sánchez 5, Guarín 5; Cuadrado 5,5 (40’st Quintero sv), J. Rodríguez 6.5, Ibarbo 5 (1’st Ramos 5,5); Gutiérrez 5 (24’st Bacca 6). A disp.: Mondragón, Martínez, Valdez, Aguilar, Carbonero, Vargas, Mejíca, Arias, Balanta. Ct: José Pékerman.
Arbitro: Carlos Velasco Carballo (ESP)

Reti: 7? Thiago Silva (B), 24’st David Luiz (B), 35’st rig. J. Rodríguez (C)
Note: ammoniti Thiago Silva (B),  J. Rodríguez (C),  Yepes (C),  Júlio César (B)

Migliore in campo: Fernandinho (B)

Stadio: Castelao di Fortaleza

Potrà piacere o no, ma è tremendamente solido. Parliamo del Brasile, che annulla anche lo spauracchio Colombia e si guadagna la semifinale di Belo Horizonte contro la Germania. La squadra di Felipao recita la stessa parte vista col Cile ma si evita le sofferenze patite contro la Roja: ottimo primo tempo, un raddoppio che fa la differenza prima di subire il ritorno dei Cafeteros e qualche patema finale. La conta finale porta però morti e feriti: il Mondiale di Neymar (costola rotta?) pare finito mentre Thiago Silva – ammonito – sarà squalificato.

Scolari deve ringraziare la propria difesa. In una giornata in cui non ammiriamo il miglior Neymar, fanno la differenza Thiago Silva (appoggio facile facile sugli sviluppi di un corner) e David Luiz (bella punizione con una minima responsabilità di Ospina). Coppia centrale che si ripete anche dietro, annullando Teo Gutierrez e, ben supportata da Maicon e Marcelo, limitando l’apporto potenzialmente mortifero di Cuadrado e Rodriguez. Ottima anche la prestazione di un Fernandinho a tutto campo, probabilmente la chiave di volta dei ritrovati equilibri verdeoro.

Pekerman, che regala tutta la partita a un Guarin un po’ egoista e pasticcione, patisce  il poco filtro a centrocampo, anche se – al tirar delle somme – il solo Hulk riesce a creare grattacapi a una difesa granitica, guidata da uno straordinario Yepes (quale il suo futuro?). Molto male Ibarbo, sostituito alla fine del primo tempo.

Rodriguez trova la posizione perfetta a 20′ dalla fine, ed è qui che la Colombia ricomincia a vedere la luce. Ma il rigore trasformato dallo stesso James (a proposito, l’intervento di Julio Cesar non era da rosso?) arriva forse un po’ troppo tardi, considerando che negli ultimi minuti – come ormai tradizione vuole – si gioca veramente poco.

Brasile avanti, quindi, e con merito. Per la Colombia gli stessi applausi che abbiamo riservato al Cile: manca ancora qualcosa per poter competere agli altissimi livelli, ma i presupposti ci sono tutti. (MN)