E’ di questi giorni la notizia dello svolgersi degli Stati Generali tanto auspicati dal Presidente Conte. Ho avuto modo di leggere i programmi e parte delle proposte avanzate da Governo, vari esponenti politici ed enti “sociali” e devo dire che è quasi commuovente leggere che non è cambiato nulla – di fatto – in termini di proposte negli ultimi vent’anni almeno.
Riforma della PA, declinazione della scuola più adeguata alla necessità del territorio, sostegno alle imprese.
Come al solito indicazione di alti obiettivi, ma scarsa o nulla esposizione di strumenti atti a realizzarli, come se non fossimo tutti coscienti dei principali problemi del nostro Paese e non chiedessimo risposte concrete.
In tutta onestà, nella mia ignoranza in materia, ho sempre pensato che fossero due i principali cardini su cui intervenire dal punto di vista squisitamente economico: sostegno intelligente alle imprese e ausilio alle stesse al fine di restare concorrenziali in un mondo di globalizzazione spietata… che poi – se il lavoro non manca – gli italiani sono bravi a gestirsi e vivere decentemente se lo desiderano!
Intervento intelligente, per esempio, potrebbe essere quello forse solo ivi accennato (come non fosse di rilevanza essenziale) di spingere le imprese ad aumentare la propria capitalizzazione invece che indurle ad indebitarsi perché più facile per le stesse detrarre gli interessi passivi dal reddito imponibile, piuttosto che ottenere vantaggi fiscali a seguito di aumenti di capitale. Intervento intelligente potrebbe essere quello di rendere sistematica un’erogazione economica importante alle imprese che vogliano produrre, ma in un settore particolarmente utile alla società tutta e di primaria importanza in un determinato momento storico, per esempio – oggi – investimenti in attività di salvaguardia ambientale. Ovviamente, interventi mirati a contenere la concorrenza di alcuni paesi come la Cina modificando sensibilmente e senza troppa paura il calcolo dei dazi anti – dumping. Certo, mi risuonano nelle orecchie le parole di un importante quotidiano cinese quando negli scorsi anni ripeteva a gran voce che, a logica, nessuno avrebbe la forza di rubare lavoro agli altri se ogni paese avesse realmente a cuore la creazione di opportunità di lavoro per i propri cittadini declinandola sul proprio tessuto socio economico, ma tant’è…
E poi Conte che invita le opposizioni a collaborare per il bene comune solo quando da solo è in evidente difficoltà, ma pure le opposizioni che quando ottengono la possibilità di parlare si negano per principio adducendo scuse di ogni tipo che fanno pensare solo all’assenza di contenuti.
Resto ottimista perché voglio credere nella forza degli italiani, sperando che quanto prima venga cancellata questa classe politica tutta da destra a sinistra che forse riesce ad essere pure peggiore di tutti i suoi predecessori. Buon tutto a voi
Vanessa Vane Bonaiti