Ieri mia nonna mi ha ripreso perché avevo detto una parolaccia dicendomi “se te ste mal” (se stai male …quando parli così )… Lì per li ho riso, però poi ho riflettuto e mi sono detta: “Passi qualche parolaccia ogni tanto – che aiutano a dare enfasi ad un discorso diciamocelo – ma, obiettivamente, la parlata volgare non è mai così piacevole e, forse, stona davvero ancor di più quando ad esprimersi in questo modo è una donna”.
Partendo dal presupposto che la mia non vuole assolutamente essere una disamina rigorosa, perché non siamo tutti uguali e ci mancherebbe, saltano a mio dire immediatamente all’occhio alcuni aspetti che non possiamo fingere di non vedere.
Per esempio noi donzelle diciamo sempre più spesso parolacce, parliamo facilmente di sesso spinto, giochiamo molto con il sesso come se ci importasse solo di quello, tendiamo a vestirci sempre “comode” -se non abbiamo l’obbligo del tacco e del tailleur – girando con abiti sfatti e smunti, facciamo le “dure” nei confronti degli uomini trattandoli sempre più spesso come se non ce ne fregasse granché di loro… Potrei, probabilmente, continuare a lungo, ma credo di aver reso un po’ l’idea.
Contestualmente noto sempre più spesso uomini frequentare per un po’ queste “girls moderne” per poi vederli – in un attimo velocissimo – voltare lo sguardo per rincorrere le donnine “gne gne” dalla vocina flebile, che abbassano lo sguardo e che scodinzolano come fossero in calore!
Ecco che il passaggio immediatamente successivo è quello delle lagne delle donne “virago” pronte a giustificare l’abbandono criticando quegli ometti rei di aver “annusato” l’aria smossa dallo scodinzolamento di quelle definite seduta stante delle “furbe gatte morte”. La critica che va per la maggiore è quella di definirli poveri sfigati incapaci di relazionarsi con una donna con le “palle”.
E allora le cose non mi quadrano più perché non mi pare che in questo modo la gente stia proprio così bene… forse, che vada ripristinato un po’ di “equilibrio” nei rapporti?
Magari le “donne con le palle “potrebbero continuare ad avere le palle e vivere fuori dai rigidi e sorpassati schemi tradizionali ritrovando, però, un pizzico di quella femminilità perduta e concedendo “una possibilità” anche agli ometti un po’ sfigatini – che magari non sono sfigati, ma solo un pochino “ impauriti -.
Anche perché – nella lotta senza freni ai rigidi schemi tradizionali – quelle stesse donne rischiano di ritrovarsi costrette in gabbie moderne: cosa che è ben distante dai desiderata delle donne di oggi. Nessuno poi mi toglie dalla testa che, spesso, non siano tanto “sicure di loro stesse”, quanto timorose di soffrire per amore…ma questa è un’altra storia …forse ….
Chissà, magari – con un pizzico di impegno da ambo le parti – quegli uomini riusciranno a riprendere un po’ di fiducia in loro stessi e accetteranno anche il “rischio” di confrontarsi in rapporti un pochin più impegnativi con queste signore toste e spesso stimolanti e sveglie.
Queste ultime, magari, ricominceranno a fidarsi un pochino più dei maschi e saranno più serene, emotivamente stabili e meno frustrate o arrabbiate …che in realtà sono toste, ma, a dispetto dell’apparenza, non sono prive di emozioni…
E le gatte morte? Tanto son morte quindi chi se ne frega: che poi qualche sfigato vero per strada circola sempre.
Così vissero tutti felici e contenti… ovviamente si ride un po’ e si parla “in generale” dimenticando volutamente per un attimo che il mondo reale è composto da tanti piccoli vissuti differenti tra loro, ma resto convinta che le mie parole abbiano un fondo di verità.
Ps: la mia foto solo perché voglio “metterci la faccia “ …che tra parentesi è pure uscita bene…buon pomeriggio a tuttiiiii
Vanessa “Vane” Bonaiti