Fuori Brandon Soppy, destinazione Torino, dentro Emil Holm dallo Spezia. Il calciomercato dell’Atalanta, a tre giorni dalla chiusura della finestra estiva, presenta certezze solo ed esclusivamente sull’esterno in uscita e quello in entrata di cui peraltro si dibatte da mesi.
Out il 2002 francese arrivato dall’Udinese l’estate scorsa, bocciato sonoramente dall’allenatore Gian Piero Gasperini in coda alla stagione 2022-2023 (“Dei nuovi è l’unico che non è andato bene”), in il 2000 svedese, stazza alla Hans Hateboer e anche di più (1 metro e 91 per 85 chili) per due affari da quasi una decina di milioni, anche se i granata premono per il prestito con diritto di riscatto e hanno con la stessa formula l’alternativa tedesca, Ridle Baku (’98) del Wolfsburg.
Chiuso, quest’ultimo, indovinate da chi? Proprio dall’ex atalantino Joakim Maehle, venduto per 13 milioni. Nessuna nuova, invece, sul fronte del difensore, perché non si muove foglia né per il veronese Isak Hien (’99), ambito anche dall’allievo gasperiniano Ivan Juric, né per Alessandro Buongiorno che a questo punto veste i panni scomodi di sogno mostruosamente proibito, perché il presidente Urbano Cairo e lo stesso tecnico croato non vogliono mollarlo per la difficoltà nel trovargli un alter ego avendone fatto ormai una bandiera. Però hanno chiuso per il russo-georgiano Saba Sazonov dalla Dinamo Mosca, 2002 di belle speranze…