Lions Bergamo – Cardinals Palermo 28-27Parziali: 7-0/0-6/7-15/14-6
Abbiamo sempre sostenuto che una gara di playoff ad eliminazione diretta fa storia a sé, a dispetto della perfect-season ottenuta finora. Ieri la conferma, davanti ad un grande pubblico e grande tifo nonostante l’infelice orario del kick-off, che imporrebbe polenta e osei e non una partita di football, si è disputato un quarto di finale da infarto, risolto solo negli ultimi secondi del match.
Una battaglia nella quale hanno avuto la meglio i bergamaschi che hanno potuto così rifarsi del mancato pranzo, mangiandosi gli osei di Palermo, i “Cardinals” appunto.
Il 1° quarto dura pochissimo, fase di studio reciproco da parte delle due squadre, tanti giochi su corsa e tempo che scorre veloce fino alla zampata del Quarterback di casa Carlo Carminati, che con un trick-play ottimamente chiamato dal coaching-staff corre direttamente in end-zone, trasformazione di Ezio Marone e 7-0.
Dal 2° quarto in poi è battaglia autentica come non si vedeva da anni. Cominciamo col dire che le rispettive difese hanno giocato alla grande e hanno quasi sempre arginato gli attacchi avversari.
Un batti e ribatti continuo dove la differenza l’hanno fanno due giocatori su tutti, Andra Ghislandi per i Lions e il quarterback D’Amico per i siciliani.
E’ proprio quest’ultimo che con ficcanti e precisi pass copre tutto il campo fino ad imbeccare il proprio ricevitore che segna il touchdown del possibile pareggio, trasformazione stoppata, 7-6.
Nel 3° quarto riparte Palermo in attacco ma la granitica difesa di Bergamo blocca tutto e costringe gli avversari al calcio di allontanamento ripreso da Marco Podavitte che s’invola verso la end-zone.
Purtroppo la pessima crew arbitrale vanifica l’azione chiamando uno dei tanti falli dell’incontro quantomeno “dubbi”. Ma Carminati sistema tutto con un bellissimo td-pass su Gregorio, 14-6 dopo la trasformazione di Marone.
Il collega D’Amico non si fa attendere e confeziona un bel drive offensivo con td personale su onside-kick, contestatissimo dalla panchina bergamasca, e trasformazione da due, 14-14.
La gara è bellissima, tesa e con continui colpi di scena, intercetti da una parte e dall’altra, fumble veri o presunti, eclatante quello chiamato a Ghislandi che in realtà perde palla nel contatto con il terreno.
Tutte decisioni arbitrali ai danni Lions che fanno infuriare il pubblico di casa notoriamente tranquillo. D’Amico ringrazia per il regalo e punisce subito i bergamaschi con un bellissimo e profondo td-pass, complice l’errore dei due cornerbacks Lions, 14-21.
Nel 4° quarto ci pensa il solito Ghislandi a riportare il risultato in parità con una bellissima corsa personale di 50 yards, ancora trasformazione di Marone, 21-21. A questo punto il grande tifo di casa chiama la “defense” agli straordinari, i Leoni in campo rispondono bloccando ancora l’attacco palermitano. Lions in attacco e Ghislandi a segno per il touch-down del sorpasso con bella corsa, aiutato dal blocco imponente di Cristian Longhi, monumentale la sua prestazione e trasformazione che risulterà decisiva del grande Ezio Marone, 28-21.
Ma i siciliani dimostrano tutto il loro valore e si avvicinano alla end-zone fino a varcare la goal-line con corsa personale di D’Amico, 28-27. A questo punto manca poco alla fine e il coaching staff siciliano tenta di vincere l’incontro con una trasformazione da due punti, per fortuna la corsa di D’Amico si esaurisce ad una yard dal td, bloccato dalla attenta difesa orobica.
I Cardinals si mangiano le mani e i Lions fanno passare i pochi secondi restanti prima di festeggiare l’accesso alla semifinale.
A fine gara premiazione con la Coppa Everline ai Lions e targa per il migliore giocatore in campo ad Andrea Ghislandi e foto ricordo con alcuni “vecchi” giocatori Lions dei primi anni 80′.
Domenica prossima la semifinale sempre a Osio Sotto contro i fortissimi Guelfi Firenze.