Quella contro il Gorle, mercoledì sera a Cologno, è stata l’ultima gara giocata in terra bergamasca da Simion Hojda. L’attaccante rumeno classe 1992 della Pagazzanese saluta per trasferirsi in Trentino Alto Adige: “Una scelta di vita, tra il lavoro e gli affetti. Ho militato nel calcio bergamasco da quando sono arrivato in Italia, agli inizi degli anni 2000. La mia prima squadra è stata la Cappuccinese, poi ho indossato anche le maglie di Romanese, Pontirolo, Forza e Costanza, Fara Olivana con Sola, Telgate, Brusaporto, Chiari, Rivoltana, Cologno e Pagazzanese: diciamo che un pochino ho girato. Quanti gol ho collezionato? Non ho mai tenuto il conto – scherza -, ma qualcuno l’ho fatto”.
Sul ricordo più bello, pochi dubbi: “Il campionato vinto con la Forza e Costanza, quando siamo andati dalla Promozione all’Eccellenza. Quello più brutto? A Brusaporto, quando dopo quattro partite mi sono infortunato al volto”.
Doverosi i ringraziamenti: “Grazie a tutti coloro che mi hanno dato la possibilità di giocare a calcio, è stato un viaggio stupendo, difficile da dimenticare. Il mio futuro? Magari nella nuova stagione torno a giocare a calcio in Trentino, mai dire mai…”.
Norman Setti