Empoli – Atalanta 0-2 (0-1)EMPOLI (4-3-3):
Vicario 6,5; Ebuehi 6,5, De Winter 6 (11′ st Ismajli 5,5), Luperto 6 (1′ st Walukiewicz 5,5), Cacace 6,5; Henderson 6 (21′ st Fazzini 6), Marin 6,5, Bandinelli (cap.) 5 (32′ st Akpa Akpro 6); Bajrami 6, Destro 5,5, Pjaca 5,5 (11′ st Cambiaghi 5,5). A disp.: 1 Perisan, 22 Ujkani, 30 Stojanovic, 65 Parisi, 20 Degli Innocenti, 32 Haas, 35 Baldanzi, 7 Lammers, 9 Satriano, 17 Ekong. All.: Paolo Zanetti 5,5.
ATALANTA (3-4-1-2): Musso 6,5; Toloi (cap.) 6,5, Demiral 7, Scalvini 6 (10′ st Djimsiti 6); Hateboer 7, Pasalic 6, Koopmeiners 6,5, Maehle 6 (44′ st Zortea sv); Ederson 5,5 (20′ st Malinovskyi 6); Hojlund 6,5 (20′ st Zapata 5,5), Lookman 7,5. (43′ st Okoli sv) A disp.: 31 Rossi, 57 Sportiello, 22 Ruggeri, 93 Soppy, 10 Boga. All.: Gian Piero Gasperini 6,5.
Arbitro: Ayroldi di Molfetta 6,5 (Rocca di Catanzaro, Rossi di Biella; IV Volpi di Arezzo. V.A.R. Guida di Torre Annunziata, A.V.A.R. Nasca di Bari).
RETI: 32′ pt Hateboer (A), 14′ st Lookman (A).
Note: Vicario para il rigore a Koopmeiners al 42′ pt. Pomeriggio caldo e soleggiato, spettatori 8.740 (abbonati 6.513) per un incasso di 80.924 euro (quota abbonati 37.212). Ammoniti De Winter e Hateboer per gioco scorretto, Destro per fallo di mano. Tiri totali 13-20, nello specchio 3-6, parati 3-5, respinti/deviati 6-11. Var (check): 3. Corner 7-2, recupero 2′ e 4′.
Empoli (Firenze) – La quinta ingranata su sei trasferte in breve: la zampata di Hateboer col piede debole, il rigore sbagliato dello specialista, il bis del capocannoniere di squadra (5) Lookman. Il ritorno alla vittoria in tre atti dell’Atalanta a Empoli. Sei undicesimi di formazione cambiati fanno pensare a una sonora e plurima bocciatura per il primo scivolone di domenica scorsa con la Lazio, ma sono solo i fatti a contare: otto successi nelle prime dodici giornate (27 punti) sono un record e, sul piano del gioco, sono evidenti i passi avanti a tre turni dalla pausa per i Mondiali con due clienti quasi impossibili come Napoli e Inter da ospitare più il Lecce in mezzo.
Cronaca pienotta in attesa del vantaggio nerazzurro, al 32′, grazie alla doppia apertura Scalvini-Koopmeiners per il contrasto Lookman-Bandinelli che favorisce l’appoggio comodo comodo davanti al secondo palo. Luperto si oppone al primissimo mancino dell’esterno di Beerta sugli sviluppi della combinazione veloce Maehle-Hojlund-Pasalic con scarico (4′), mentre la risposta in lob defilato (alto) di Destro entro il tris cronometrico è figlia della palla persa dal braccetto non ancora diciannovenne. Nemmeno il tempo di respirare e Vicario respinge il tiro cross di Lookman, agganciato alla catena di sinistra per la prima volta in stagione, togliendo spazio alla possibile deviazione sottoporta del baby centravanti danese, comunque destinatario di parecchi palloni in asse con Toloi – al rientro dopo 3 giornate, 4 per Musso – e il pimpante pendolino olandese. Alla sporca dozzina serve il raddoppio di Ederson a Demiral per cavarsi d’impaccio sullo slalomista Cacace, ma il brasiliano è davanti che potrebbe e dovrebbe incidere. Scollinato il quarto d’ora, sull’onda lunga di una rimessa laterale, invece, l’ex Salernitana spreca il sombrero del 2003 Rasmus prima addosso ai guantoni dell’estremo nemico e quindi in doppio tap-in contro le gambe di De Winter e dell’esterno più vicino.
A tiro della mezzora la muraglia (fin lì, 6 conclusioni su 8 respinte) tocca all’anglo-nigeriano, anche se col senno di poi la cosa suona come la prova generale di uno a zero. E gli azzurri sfiorano il pari subitaneo a tredici dall’intervallo, quando Ebuehi vince il rimpallo con l’anemico SuperMario, arretrato a sostituire De Roon, costringendo il perno turco a opporsi in angolo a corpo morto. Ad attrezzo basso il numero 28 evita similmente guai da Cacace (36′) che la tenta dalla distanza, a due corsette cronometriche ecco il penalty per il braccio larghetto di Destro sulla punizione di Ademola, a sua volta autoprocurata sulla leggerezza in disimpegno di De Winter: il check dura una vita, RoboKoop si scorda di averne segnati due al Torino e pur spiazzando l’ostacolo gli calcia sull’arto inferiore alzandola da terra troppo poco. Al festival dello spreco s’aggiunge Maehle (44′) di testa nel gioco tra quinti.
L’arquero albiceleste, prossimo a Qatar 2022, s’accartoccia al 1′ di recupero per dire di no a Pjaca dal vertice sinistro, chiudendo la prima frazione. La seconda s’avvia col terzino destro di casa a rallentare il sinistrino di Hojlund, servito dal compagno di linea, e Marin a non punire il corto rinvio del rompighiaccio dello score dopo un’azione insistita del capitano toscano. Il forcing locale produce due corner consecutivi, tra i brividi per la deviazione a due Musso-Maehle sul cross dal fondo a rientrare di Pjaca (5′). L’uno contro uno con Bajrami mette fuori causa (flessore o retto femorale sinistro) il difensore palazzolese. Entra Djimsiti, ‘Mola lo fa in area approfittando della lunga fuga a destra del partner di linea e superando le incertezze del duo Pasalic-Koopmeiners: l’assist è del croato, la difesa è scartata in accentramento, il destro incrociato una delizia. Il danesino sciupa dal limite la sponda pedestre dell’avanzato italobrasiliano (19′) per cedere la zolla a Duvan. Via alla sfida tra centrattacco. Quello empolese alza il suggerimento del suo terzino sinistro (25′), il colombiano la mette subito dopo ma il gol non è valido per il fuorigioco di Lookman (virato a destra) sull’imbeccata di Malinovskyi. Se alla mezzora il nativo di Londra non imbraccia la doppietta rientrando sul sinistro sul borseggio di Pasalic a Bandinelli è per merito di Vicario. Musso ringrazia Marin (32′) per la telefonata da calcio franco, Rafa (38′) evita guai dall’ex Inter, Roma, Bologna e Genoa sul la di Fazzini e Juan da Walukiewicz al quarantesimo nella mischia da corner cui partecipano il numero 91, leggi passaggio di testa involontario per la sforbiciata di Destro, e incornata nel sacco di Ebuehi però in offside. Toloi allarga il diagonale (44’) in spregio alla corsa innescata dal recupero del migliore in campo.
Effe