Vis Pesaro – AlbinoLeffe 0-1 (0-0)VIS PESARO (3-4-1-2):

Tomei 6; Rocchi 5,5 (7′ st Petrucci 6,5), Briganti 6, Gennari 6; Hadziosmanovic 6 (35′ st Romei sv), Paoli (cap.) 5,5, Gaiola 6,5 (35′ st Tessiore sv), Rizzato 6; Lazzari 6; Voltan 5,5 (17′ st Olcese 5,5), Guidone 5,5 (35′ st Diop sv). A disp.: Bianchini, Ivan, Testoni, Pastor, Medved, Buonocunto, Gabbani. All.: L. Colucci 6.
ALBINOLEFFE (3-5-2): Cortinovis 6,5; Mondonico 6,5, Gavazzi (cap.) 7, Riva 7; Gusu 7, Sbaffo 7 (29′ st Nichetti 6), Genevier 6,5, Giorgione 6,5, Gonzi 7,5; Razzitti 6,5 (36′ st Kouko sv), Cori 6,5. A disp.: Athanasiou, Coser (p), Mandelli, Ravasio, Calì, Sibilli, Sabotic. All.: Marcolini 7.
Arbitro: Collu di Cagliari 6,5 (Pappalardo di Parma, Lencioni di Lucca).
RETE: 1′ st Gonzi (A).
Note: ammonito Gavazzi per gioco scorretto. Corner 3-3, recupero 0′ e 5′.

Pesaro – All’andata l’avevano risolta Olcese e Lazzari, un gol per tempo. Stavolta Juri Gonzi consuma la vendetta per l’AlbinoLeffe, alla seconda vittoria di fila (quarta totale) a Pesaro contro la Vis dopo quella di martedì sera al cospetto della Ternana. E c’è il temporaneo aggancio a quota 25 alla Giana prima della partita interna dei gorgonzolesi contro la Virtus Verona fanalino di coda del girone B di serie C. Si tratta del battesimo del fuoco coi bottini pieni in trasferta in campionato: tre punti che fanno morale e regalano altro respiro in classifica, perché al quartultimo posto c’è la salvezza diretta. Attualmente, invece, ci sarebbero i playout.
Il forcing locale allo start produce un paio di angoli e il tentativo dal limite di Gaiola, al 9′, sugli sviluppi della punizione a due Voltan-Lazzari con palla in uscita pericolosa di Cori, di testa: il mediano biancorosso la piazza a mezza altezza a lato del palo destro. Due giri di lancetta dopo è Cortinovis a doverci mettere la pezza, intercettando di piede il diagonale mancino di Rizzato imbeccato dalla respinta aerea di Mondonico sul lancio lungo di Rocchi a tagliare il campo. Al 17′ escono dal guscio anche i seriani sull’asse Razzitti-Giorgione, con Rocchi a deviare in fallo di fondo il tracciante mancino del sannita. L’ex vicentino nell’occasione funge da rifinitore, grazie alla sponda di Cori, sulla respinta di fronte di Riva per dire di no alla gittata dalle retrovie di Briganti. La gestione prende il sopravvento, almeno finché il sebino mette la sfera in area per Gonzi che appoggia all’indietro per Giorgione (33′), sbilanciatosi però col corpo alzando goffamente di esterno destro. Spia, comunque, del cambiamento di fronte piuttosto netto dell’inerzia della sfida.
A sei dalla pausa la chance più grossa per i bergamaschi, grazie alla mezza bicicletta in area piccola di Sbaffo che si stampa sulla traversa: bello ma inefficace per pochissimo lo schema da fermo, procurato dallo stesso marchigiano che costringe Rizzato al fallo di mano davanti al vertice destro, in combutta tra Genevier, Riva che scodella dal fondo e Cori che fa da torre con Mondonico a sfiorare di tacco. Nella ripresa, nondimeno, ecco il sospirato e meritato vantaggio del pietroburghese di Siena, lesto a riprendere l’errore in disimpegno di Rocchi sul lungolinea di Riva. Un passettino e Tomei è battuto, mentre il portiere bluceleste in capo a cento secondi intercetta il piazzato di Lazzari prima che il medesimo da sinistra crossi invano per l’appoggio di tempia di Guidone per il difensore di cui sopra e Gaiola che mulinano in rovesciata sopra il montante. Colucci vira alla difesa a quattro senza successo, perché l’autore del rompighiaccio a momenti al decimo non pesca il suo centravanti, anticipato in tuffo di pugno dall’estremo pesarese. La manovra dei Marcolini-boys contro il 4-2-3-1 locale troppo sbilanciato prende aria e al quarto d’ora Cori ci prova da fuori sull’apertura da destra del compagno di reparto, telefonando la conclusione. Pericolo doppio tra 24′ e 25′, quando Gusu anticipa Guidone lanciato da Petrucci e il medesimo innesca dalla bandierina destra l’ascensore di Gennari, per fortuna dalla mira sbagliata di un amen. Non la raddrizzano nemmeno Razzitti in combinazione con il prestito monzese là davanti (26′) e dal beneventano dopo un recupero dello stesso attaccante (33′); brivido freddo al 38′ quando Mondonico la tocca col braccio dopo la svettata di Gusu per liberare l’area dal traversone di Tessiore, ma è una carambola involontaria. Il calendario, adesso, riserva turni teoricamente favorevoli: sabato (20.30) ospite la Giana, poi Fano (sabato 2 marzo, 14 e 30), Teramo (domenica 10, 16.30), Renate (domenica 17, 20.30) e Ravenna (24 marzo, 16.30). A quel punto mancheranno sei giornate alla fine, quindi urge altro fieno in cascina.
Si.Fo.