Bergamo

– Tre punti a tavolino per l’Almè contro il Frassati Ranica. La partita era stata sospesa al 5′ del secondo tempo per un guasto all’impianto di illuminazione del campo Falco di Albino. Ecco il dispositivo del giudice sulla gara in questione:
FRASSATI RANICA – ALME
Al 5’ del secondo tempo “veniva a mancare la sufficiente illuminazione (naturale ed artificiale ) per continuare la direzione della gara. Il direttore di gara in un primo momento sospendeva la gara temporaneamente al fine di dar luogo alla riparazione dell’impianto di illuminazione. Avuta certezza della impossibilità a provvedere alle necessarie riparazioni decideva di sospendere definitivamente la gara.
La società Frassati Ranica invia nota con la quale intende presentare motivazioni al fine di ottenere la ripetizione della gara. A tal proposito si ricorda che la C.A.F. richiama la decisione ufficiale numero 3 della F.I.G.C. relativa alla regola nº 1 del gioco del calcio, che prevede che la società ospitante, è responsabile del regolare allestimento del campo di gioco, impianto d’illuminazione compreso (C.A.F. 3-marzo-1994 C.U. nº.19).
“La società che intende invocare la forza maggiore deve provare la riferibilità dell’evento allegando e provando una causa di giustificazione quale ad esempio la caduta dell’illuminazione elettrica in tutta la città. (C.A.F. 19-gennaio-1995 C.U. nº. 16)”.
La società Frassati Ranica rimane pertanto oggettivamente responsabile della mancata disputa dell’incontro, non avendo prodotto idonea documentazione comprovante eventuale causa di giustificazione.
PQS
DELIBERA
di comminare alla società Frassati Ranica, ai sensi dell’art. 17 del C.G.S., la sanzione sportiva della perdita della gara per 0-3.