Il 28 aprile, segnatevi la data, alla Biblioteca dello Sport di Seriate, sarà la “prima” in Bergamasca e assoluta. Un manuale per i giovani ciclisti di oggi e di domani. Alessandro Vanotti, ex professionista bergamasco, esordisce in libreria con la biografia scritta a quattro mani col giornalista Federico Biffignandi. L’opera, per Bolis Edizioni, contiene una serie di aneddoti che ne ripercorrono la dozzina d’anni al servizio dei campioni più affermati dei primi anni Duemila.
Vanotti, il gregario per eccellenza degli ultimi decenni, incoronato dalla Gazzetta dello Sport tra i i cinque più influenti di sempre, classe 1980, ha corso su strada da pro dal 2004 al 2016, è stato lo scudiero più fedele e completo di un grandissimo come Vincenzo Nibali. E “Gregario” è appunto il titolo della sua storia su carta, 200 pagine ricche di retroscena e curiosità, 16 euro, con l’obiettivo di diventare davvero un manuale per aspiranti portaborracce: “Il gregario perfetto è forte al posto giusto, nel momento giusto”, il messaggio da testamento sportivo che fa da cornice al libro.
Vanotti ripercorre la sua vita fin dall’infanzia, quando papà Luigi lo mise in sella, e dalla giovinezza del lavoro in cantiere per contribuire all’economia famigliare. Il muratore della bicicletta, dieci ore tra malta e cazzuola e poi via, ad allenarsi sul destriero con canna e due ruote. Il professionismo con Gianluigi Stanga, il salto di qualità in Liquigas e la sola vittoria individuale, a Bergamo, nel 2007, ultima tappa della Settimana Lombarda, sono ovviamente capitoli fondamentali di una grande storia nel segno del gregariato anche nella vita di tutti i giorni.
Altri momenti fondamentali, il primo Giro d’Italia vinto con Danilo Di Luca e quello del 2010 al fianco di Ivan Basso con la super-prestazione nella decisiva Bormio-Tonale, considerata l’apoteosi personale del ruolo di gregario. Quindi, nel 2013, l’Astana e Nibali, un rapporto da compagni di camera di lunga data, quasi da reciproca donazione di organi. Lo Squalo vince subito la corsa rosa nonostante il ritiro del bergamasco prima dell’ultima settimana. Nel 2014, il Tour de France del messinese, sempre con Alessandro da scudiero, già presago dell’impresa dell’amico durante la preparazione “per come pedalava in salita, ma soprattutto per come guidava la bicicletta: saltava le buche, capiva prima quando stava arrivando un pericolo”. E riecco sempre il nostro protagonista, ammaccato da una caduta a poche tappe da Madrid, alla Vuelta 2015 vinta da Fabio Aru.
In mezzo, i racconti degli inizi di Peter Sagan e l’amicizia con Michele Scarponi, soddisfazioni come la maglia di miglior scalatore al Giro d’Austria 2016. Infine, il dopo ciclismo. Imprenditore nel mondo del cicloturismo con la Vanotti Cycle Camp e con la sua squadra giovanile, la Vanotti Cycle Team. Il legame col maglificio Santini da ambassador chiude il cerchio di una lunga parentesi degli ultimi due decenni abbondanti del mondo delle due ruote.
“Gregario” è disponibile in tutte le librerie e sulle principali piattaforme di e-commerce a partire dal 25 aprile. Disponibile anche in e-book. La prima presentazione è in programma lunedì 28 aprile alle 18.30 presso la Biblioteca dello Sport “Nerio Marabini” di Seriate. A seguire: 3 maggio (ore 17.30) sede Santini di Bergamo; 22 maggio (21) Bikefellas di Bergamo; 13 giugno (18) Museo Tino Sana di Almenno San Bartolomeo; 25 giugno (21) Panathlon di Crema.