Roma – Atalanta 1-1 (1-1)ROMA (3-5-2):
Rui Patricio 6,5; Kristensen 6, Mancini 6,5, Llorente 6 (1′ st Huijsen 6,5); Karsdorp 7,5 (20′ st Celik 6), Bove 7, Cristante 6,5, Lo. Pellegrini (cap.) 6 (28′ st Paredes 6), Zalewski 6 (20′ st Spinazzola 6,5); Dybala 7 (39′ st El Shaarawy sv), Lukaku 6. A disp.: 73 Bellucci, 99 Svilar; 16 Paredes, 60 Pagano, 61 Pisilli, 11 Belotti, 17 Azmoun. All.: José Mourinho 6,5.
ATALANTA (3-4-2-1): Carnesecchi 7; Scalvini 7 (41′ st Hien sv), Djimsiti 6,5, Kolasinac 6,5 (34′ st Palomino sv); Holm 6, De Roon (cap.) 6, Ederson 6 (19′ st Pasalic 6), Ruggeri 5,5 (19′ st Zappacosta 6); Miranchuk 7,5, Koopmeiners 7,5; De Ketelaere 5,5 (1′ st Scamacca 5,5). A disp.: 1 Musso, 31 Rossi; 53 Comi, 20 Bakker, 21 Zortea, 44 Mendicino, 9 Muriel. All.: Gian Piero Gasperini 6,5.
Arbitro: Aureliano di Bologna 6 (Costanzo di Orvieto, Palermo di Bari; IV Doveri di Roma 1. V.A.R. Di Paolo di Avezzano, A.V.A.R. Longo di Paola).
RETI: 8′ pt Koopmeiners (A), 39′ pt rig. Dybala (R).
Note: spettatori 60.022 di cui 117 nel settore ospiti. Ammoniti Scalvini, Ruggeri, Ederson, Koopmeiners, Kristensen, Zappacosta, Holm per gioco scorretto, Mourinho (52′ pt) per proteste. Allontanato Mourinho per proteste al 49′ st. Occasioni da gol 9-7, tiri totali 16-8, parati 6-1, respinti/deviati 4-2. Var: 1. Corner 6-6, recupero 7′ e 5′.
Roma – Grande spettacolo e una ripresa in calando nella seconda metà, ma alla fin fine l’1-1 in casa della Roma lascia comunque l’Atalanta a una vittoria di distanza (-3 dalla Fiorentina, -2 dal Bologna quinto) dalla zona Champions. Quella che al netto del Milan è mancata contro le dirette concorrenti in un girone d’andata chiuso al piccolo trotto, 30 punti soltanto e sesto posto a braccetto con la Lazio che ha la classifica avulsa a favore: due pari, il primo con la Juventus in casa, i rossoneri battuti di tacco da Muriel al fotofinish e per il resto sempre e solo sconfitte. Se Koopmeiners batte un colpo su palla a rientrare di Miranchuk, il pari della Joya è di rigore, e regolamento alla mano il commentatore arbitrale Luca Marelli dimostra che c’era. Mercoledì il quarto di Coppa Italia a San Siro col Milan.
Dopo i fasti del turnover a 5 nell’ottavo della coccarda col Sassuolo, Gasperini fa rientrare dal 1′ Carnesecchi che sfarfalla sul caso da moviola salvo intercettarne non pochissime, l’altro non senza macchia Ruggeri e proprio l’apripista, sfiancatosi alla lunga. Il primo botto è la botta in faccia di Lukaku a Carnesecchi, uscito tempestivamente per spezzare l’asse con Dybala, ma poco più di un giro di lancetta più tardi il trequartista prende quota sormontando Karsdorp per incrociare la delizia chiamatagli dal russo dall’out destro. Al decimo Pellegrini svetta imperfettamente sull’invito di Kristensen, esterno riciclato a braccetto da Mourinho; oltre il quarto d’ora, invece, è l’ex Mancini a evitare guai rifugiandosi in corner per dire di no a Djimsiti, rimasto lì sull’angolo precedente per ricevere lo scarico lungo l’asse Scalvini-De Ketelaere. Occhio dietro, però, perché il pur soave Lyosha perde l’attrezzo a favore dell’ex valdarnese per la rasoiata di Romelu scollinato il ventesimo: bravo Carnesecchi anche a trovare il riflesso per evitare l’autogollonzo di Ederson su cross dalla destra di Dybala, sugli sviluppi del tiro dalla bandierina romanista numero 2.
Dal possibile bis di De Ketelaere a metà frazione fino al pari, taccuino bello pienotto. Rui Patricio alza il braccio sul fiammingo in scia a un recupero alto sull’ex con la palla tra i piedi dello stesso CDK che riceve da Ederson (28′), quindi proprio il brasiliano prende l’ascensore chiamatogli da fermo dall’assistman del rompighiaccio, peraltro dalla stessa mattonella o quasi, ma l’arnese di cuoio s’impenna. Scampati i pericoli, sale in cattedra il mal della Lupa che annusa la via del pareggio. Al 33′ la combinazione Lukaku-Dybala-Pellegrini con palla di ritorno per l’argentino chiusa dalla strana coppia Ruggeri-Kolasinac col secondo a far veniri i brividi nell’appoggio col corpo al suo portiere, eccezionale nel respingere la zampata di Bove (34′), raggiunto dal tracciante dalla destra di chi di lì a poco si guadagnerà il pari. Un minuto dopo, l’uscita da kamikaze quasi al limite del vertice destro di Carnesecchi (il lancio è dell’altro volto noto Cristante) per anticipare il belga di casa innesca il doppio tentativo Zalewski-Karsdorp: la parata sul lob e la respinta davanti alla linea di Djimsiti non evitano il penalty dopo la verifica video di Aureliano, perché Ruggeri tocca coi tacchetti l’esterno giallorosso sulla coscia a tiro già effettuato. Lo spiazzante mancino dagli 11 metri. Al 5′ di recupero del primo tempo, ecco un muretto a secco per parte, eretto da Llorente su Holm e da Kolasinac sul pareggiatore locale, servito dal compagno di reparto da sinistra.
La ripresa s’apre idealmente con l’acrobatica girata di Scalvini alta al 6′, nel tentativo di risolvere il rimpallo tra Scamacca-Kolasinac-Bove sul traversone secco di Ruggeri. Il rischio è da situazione inattiva: giallo di Koop su Bove e Pellegrini calcia verso il fresco ex juventino Huijsen, ma è Holm di ginocchio a costringere al miracolo il riminese tra i pali al decimo. Due corsette cronometriche e la new entry Scamacca segna a volo d’angelo, dopo aver però spinto Zalewski per arrivare sul cross morbido del primo marcatore della serata. Non c’è un attimo di respiro. Al 16′ il centravanti di Fidene rifinisce la verticale di Scalvini per Ederson, che cambia piede senza punire l’errore dell’italo-polacco, mentre Carnesecchi chiude il palo alla Joya allungando la scarpa dopo l’accomodamento di Karsdorp. La grande iniziativa del romano e romanistissimo Bove all’ottantesimo viene appoggiata dall’ennesimo volto noto Spinazzola, solo che a rimorchio la metà più grossa della LuBala sparacchia il sinistro in curva. Deviato in angolo, poi, il destro in linea col partner d’attacco. Fine dei discorsi, cala il sipario.