Due anni Robin Gosens stava per firmare con lo Schalke04, la squadra per cui ha sempre fatto il tifo fin da bambino. Allora voleva il sogno di giocare in Bundesliga.
Oggi lo Schalke è ultimissimo in Bundesliga con appena 10 punti in 27 giornate, ormai condannato alla retrocessione, mentre Gosens sta per giocare una finale di Coppa Italia e la volata per qualificarsi nuovamente alla Champions League.
A rivelare il suo mancato approdo allo Schalke è stato lo stesso 27enne esterno renano della Dea, in uscita nelle librerie tedesche con una biografia che fotografa la sua carriera, intitolata ‘Vale la pena di sognare’.
“Ero già d’accordo con lo Schalke per la stagione 2019/20. Trasferirmi allo Schalke non solo avrebbe realizzato il mio sogno della Bundesliga, ma anche quello di giocare nel mio club del cuore e, soprattutto, di poter tornare a vivere in Germania. Le condizioni erano perfette. Purtroppo però poi non cambiò assolutamente nulla. L’Atalanta non ha voluto lasciarmi andare per nessun motivo».
Ma nella sua biografia Gosens rivela un altro aneddoto curioso: il rifiuto di Cristiano Ronaldo a scambiarsi le magliette nella notte incredibile del 1 febbraio 2019 in cui la Dea ha travolto per 3-0 la Signora nei quarti di finale di Coppa Italia.
“Al termine di quella partita volevo realizzare il sogno di avere la maglia di Cristiano Ronaldo. Al triplice fischio mi avvicinai a lui, non andai nemmeno a festeggiare sotto la curva. Gli chiesi: ‘Cristiano, ci scambiamo la maglia?’. Nemmeno mi guardo’ e mi disse solo no. Ero talmente rosso e imbarazzato… Sai quei momento in cui ti succede qualcosa di imbarazzante e ti guardi in giro per vedere se qualcuno se n’e’ accorto? Ecco, mi sono sentito cosi’, mi sono sentito minuscolo, e ho cercato di fare finta di niente”.
Fabrizio Carcano