E adesso torna prepotentemente nel mirino il secondo posto. Il 3-2 con l’Udinese significa molto di più del punteggio perché l’Atalanta è stata assoluta protagonista di una partita dominata, seppure concedendo qualche spiffero di troppo agli avversari. Ancora una volta protagonisti Muriel e Zapata, ormai col sigillo dei gemelli del gol: Lucho realizza una doppietta, Duvan invece sancisce la vittoria. E poi Malinovskyi e Palomino, che si affiancano a pieno diritto ai due colombiani. Stavolta non ci sono stati inciampi o rallentamenti, vedasi la sosta per le partite delle varie nazionali, l’Atalanta è andata dritta dritta allo scopo principale della partita: i tre punti. E così è stato grazie ad una prestazione d’alto livello tattico e tecnico come ormai ci sta abituando da tempo la formazione nerazzurra. Del resto è stato un match a senso unico e non è un caso il dominio del gioco ma non solo: 58% contro 42% dell’Udinese, 23 tiri contro 9 e 8 contro 3 nella porta avversaria. Numeri che non lasciano dubbi di sorta ma anzi confortano per le prossime partite e per le dirette concorrenti. Gasperini continua sulla sua strada intrapresa a Verona e ripropone il 4-2-3-1 che si sta rivelando più che mai vincente e che, probabilmente, esalta le qualità tecniche di Malinovskyi, primattore della partita. Perché se la coppia colombiana ha segnato i meriti vanno soprattutto alle qualità d’inventiva del giocatore ucraino. I nerazzurri hanno cominciato ad aggredire l’Udinese, arrivata a Bergamo senza l’intenzione di fare le barricate, e in poco tempo hanno costruito azioni offensive fino al gol di Muriel al minuto 19 con la collaborazione di Gosens e di Pessina. Il vantaggio ha aumentato la voglia di gol, lo ha fallito subito Zapata, lo ha sfiorato Malinovsky ma poi è arrivato il raddoppio al termine di una spettacolare costruzione offensiva tra Pessina, Malinovskyi e conclusa da Muriel. Peccato la disattenzione difensiva un minuto dopo che ha permesso a Pereyra su assist di Molina di accorciare nell’unica azione d’attacco dei friulani. Ma la superiorità era evidente, ribadita anche nel secondo tempo. Sono rimasti negli spogliatoi Muriel e Gosens, sostituiti da Ilicic e da Djimsiti. Subito sono state collezionate un paio di palle gol con Pessina e Zapata fino al 3-1 realizzato da Duvan grazie ad un assist al bacio di Malinovskyi. I nerazzurri si sono rilassati, l’Udinese ha preso campo riuscendo ad accorciare le distanze con Stryger Larsen, appena entrato in campo. Qualche secondo di paura e nient’altro. C’è stato anche il tempo del 4-2 fallito da Ilicic. Dunque, una vittoria, mai messa in discussione, che conferma le ambizioni della squadra atalantina. Sarà una lotta continua per conquistare un posto in Champions ma gol, vittorie e prestazioni legittimano l’Atalanta, grande fra le grandi.
Giacomo Mayer