Zingonia
– “Era il club giusto in cui approdare, anche Carlo Ancelotti che all’Everton mi ha allenato mi ha consigliato di venirci subito. L’Atalanta mi aveva dato l’idea di una squadra forte fin da quell’amichevole a Norwich il 30 luglio di cinque anni fa”. Se Ben Godfrey si presenta, Luca Percassi prova a tirare le file del calciomercato: “Lui incarna il nostro spirito, ha fatto gavetta in tutte le serie professionistiche inglesi prima di approdare in Premier League. Non è mai stata nei programmi societari la cessione di un giocatore fondamentale come Teun Koopmeiners. O’Riley? Seguiamo profili in tutti i ruoli. Con Ben, che seguivamo da quell’amichevole lontana, abbiamo chiuso in un mese. All’epoca giocò una stagione straordinaria e l’Everton se lo portò via per un prezzo record con cui non potevamo competere”, i distinguo e le precisazioni dell’amministratore delegato.
“Ho passato un breve periodo con Ancelotti, grandissimo allenatore e bravissima persona. Ho parlato con lui dell’Atalanta e mia ha consigliato subito di andarci. Marcare Mbappé? Si può sempre migliorare sfidando i migliori”, ha attaccato il difensore di York. “Appena ho saputo dell’interesse dell’Atalanta, ho capito che era la società dove era giusto che andassi. Ha avuto una stagione fantastica, ho deciso di venire in questo fantastico club. Lo stile di Gasperini è quello dell’Atalanta: riuscire a sviluppare e a far crescere tantissimi giocatori. Tendenzialmente sono un braccetto di destra a tre, ma ho piena fiducia nelle decisioni e nelle scelte del tecnico”.
“E’ stata una settimana molto piacevole, sto cercando di rientrare nei livelli top della condizione perché qui si lavora molto duramente. Mi sono sentito subito accolto e benvoluto da tutti i compagni. Il tempo? Non ne ho mai visto di così bello – ha proseguito il ventiseienne acquistato per 10 milioni -. C’è tanto lavoro fisico e il mister propone nuovi principi tattici. Facciamo anche molto video. Mi sono fatto un’idea sommaria già l’anno scorso, pian piano sto imparando. La serie A è un campionato molto forte dove tutte le squadre sono preparate tatticamente. La Champions League è il sogno della maggior parte dei calciatori: non ho un avversario specifico che spero di incontrare, voglio solo giocare la competizione”.
“L’idea dell’Atalanta dal di fuori è una squadra molto forte, tutti erano felici che io venissi qui. della sconfitta del Liverpool ai quarti di Europa League, all’Everton, erano tutti molto contenti. Non vediamo l’ora di giocare la Supercoppa, chiunque vorrebbe giocarla. Sarà difficile, ma ci stiamo preparando bene. L’Europa League? Sono stato contento anche per Lookman stesso, perché ha le doti. Ha fatto tripletta, ma è stata un’incredibile performance di squadra. Vedendoli tutti in allenamento ho capito perché sono stati in grado di conquistare l’obiettivo”.
“Ringrazio dell’opportunità Gasperini, Percassi e D’Amico. Non ho un giocatore in particolare a cui mi ispiro. Guardo moltissimo il calcio fin da piccolo e cerco di carpire informazioni da tutti i giocatori che ricoprono il mio ruolo ma anche in sistemi diversi. Sono un grande appassionato di calcio – la chiosa -. Mi hanno parlato dei tifosi, ho visto il motto ‘la maglia sudata sempre’ all’interno del colletto. So che il pubblico qui può portare la squadra a un altro livello e non vedo l’ora di incontrarlo. Il Centro Sportivo Bortolotti è bellissimo, c’è davvero tutto e regge il confronto con quello dei grandi club inglesi. C’è tutto per allenarsi in modo eccellente. L’ambizione è tornare nella nazionale inglese, ma l’attenzione in questo momento è rivolta all’essere all’altezza dell’Atalanta. L’Inghilterra non è la priorità”.