di Mattia Longo

Cinque anni di grandi soddisfazioni con i giallorossoneri del Real Bolgare e ora l’addio. Mister Giuseppe Residenti lascia la panchina del Real Bolgare perché sente che è finito un ciclo e lo fa a suo modo, in punta di piedi, ringraziando il club per “lo splendido periodo passato insieme”.  “Ho iniziato a lavorare al Real Bolgare cinque anni fa, quando la società aveva solo obiettivi di salvezza – spiega mister Residenti -. Insieme, anno dopo anno, abbiamo alzato sempre di più l’asticella fino ad ambire ai playoff. Non posso che conservare quindi bellissimi ricordi del tempo trascorso in questa società che, va detto, ha una grande etica lavorativa. Devo ringraziare ogni persona che mi ha sempre aiutato, ed in particolar modo i bravissimi presidenti Andrea Talleri e Gianluca Salvi che mi hanno sempre dato fiducia anche nei momenti più difficili”.
Momenti sportivamente felicissimi, altri invece, come naturale, così così, ma sempre vissuti con la bella filosofia che si respira in casa Real Bolgare e quindi col sorriso sulle labbra. “Credo che il miglior momento della mia esperienza al Real Borgore l’abbia vissuto con la conquista dei playoff – continua il bravissimo allenatore -. Ma ricordo volentieri anche i momenti difficili sempre superati grazie all’appoggio dei dirigenti. Quando una società ti dà sempre fiducia, anche nei periodi delicati, c’è tutto per risalire in classifica”.
Giuseppe Residenti parla anche dei ragazzi allenati in questi anni: “Mi sono trovato a far crescere i giocatori sia tatticamente che come uomini, avendo a disposizione grandi ragazzi sempre pronti a lavorare. Il livello tecnico della squadra non era a dir la verità altissimo rispetto a quello delle altre squadre, poiché appunto avevo per la gran parte ragazzi del paese, persone che magari non sono calciatori fenomenali, ma in gamba, con tanta voglia. Va detto che non ho avuto solo giocatori del paese ma anche, sepppur in numero minore, ragazzi che venivano da fuori e che con grandi sacrifici sono stati fondamentali per la squadra, per me e per la società”.
Due parole sulla situazione del calcio provinciale. “A dir la verità quando ero giocatore il livello tecnico mi sembrava molto più alto rispetto a quello attuale: adesso è onestamente un po’ basso, forse anche perché tanti mister si concentrano troppo sull’aggressività in campo rispetto alla tecnica. Poi, parlando dei club, una società deve nascere con l’obiettivo di durare nel tempo, adesso invece vedo fusioni, attività cessate dopo anche solo due anni e questo non giova al calcio”.
Infine, Residenti ci dice che il suo futuro è ancora tutto da decidere: “Ho chiuso il ciclo con il Real Borgare per mancanza di stimoli a livello personale. Adesso però aspetto la chiamata da parte di qualche altra società…”.