Lo sport rappresenta un aiuto fondamentale per la crescita dei ragazzi, che devono essere lasciati il più possibile liberi di sviluppare la propria passione senza legami forzati. Ne è convinto il presidente del Tribulina Gavarno 1973, Gianluigi Assolari, che dall’alto della sua esperienza quasi cinquantennale di dirigente di calcio può vantare un punto di vista privilegiato sull’attuale situazione del pallone nostrano, raggiunta nei giorni scorsi dalla notizia “bomba” dell’abolizione del vincolo sui cartellini dei giocatori. Una novità che secondo Assolari non potrà che fare bene: “Non capisco la negatività di tanti miei colleghi su questa decisione – spiega il presidentissimo arancioverde -. Premesso che è necessario leggere approfonditamente la normativa prima di dare giudizi definitivi, credo che se un ragazzo non si trova bene in una società deve essere libero di poter andare in un’altra. Dall’altra parte capisco le esigenze delle società, e che sarebbe giusto un premio per chi fa crescere i ragazzi: ma se un ragazzo preferisce andare altrove, perchè non dargli la possibilità di esprimersi e migliorare in un altro contesto? Lo stupore generale per l’abolizione del vincolo mi lascia perplesso, anche perchè questa norma è già presente da anni all’estero”.
Intanto, se il dibattito fuori dal campo è vivo su più fronti, il rettangolo verde resta ancora desolatamente vuoto. La speranza in casa Tribulina è quella di ripartire al più presto: “Abbiamo fatto il possibile per allenare singolarmente i ragazzi fino all’ultimo giorno, investendo anche molte risorse – precisa Assolari -. Il nostro impegno è stato apprezzato sia dai genitori che dall’amministrazione comunale, anche perchè sia diversi oratori che altre società hanno preferito fermarsi prima di noi. In questo modo abbiamo garantito un servizio importante ai nostri 200 tesserati, di cui una quarantina appartenenti alla nostra scuola calcio”.
L’obiettivo è quello di riprendere gli allenamenti subito dopo le Festività natalizie: “Speriamo di tornare in campo con la prima squadra già a fine gennaio – ipotizza Assolari -. Durante l’ultima riunione del CRL, Giuseppe Baretti è stato chiaro sulle tempistiche e sulle soluzioni attualmente al vaglio: rispondere al questionario che ci verrà inviato a breve, ma la soluzione migliore credo sia quella di terminare il girone di andata per poi passare direttamente a play-off e play-out”. Quali le ambizioni del Tribulina per questa travagliata stagione? Il presidente è chiaro: “L’obiettivo è quello di salvarsi. Negli ultimi anni abbiamo sfiorato la promozione, addirittura due anni fa l’abbiamo vista sfumare negli ultimi dieci minuti di gioco, ma quest’anno la nostra squadra è formata da tanti giovani con altri giocatori più esperti, un mix con il quale puntiamo alla salvezza”.
Fabio Spaterna