Partenza interlocutoria, da parte del Cenate Sotto, che pur con l’alibi delle avversarie di livello, nell’ordine Calusco, San Pellegrino e Pianico, si ritrova con due punti all’attivo in tre giornate e con lo slot delle vittorie ancora inchiodato a quota 0. Non mancano, tuttavia, i motivi per pensare positivo, a partire dal ruolo assunto da Gianluca Piro, che con la doppietta di domenica scorsa infilata sul campo del Pianico ha raggiunto il traguardo delle 100 reti in carriera. Con il bomber azzurro, a festeggiare è un intero movimento, alla luce del percorso compiuto da un ragazzo – 27 anni il prossimo 20 ottobre – che ha primariamente ammiccato alle sfide e ai rapporti umani, al netto di categorie e progetto tecnici più o meno plausibili. L’epopea costruita a suon di gol alla Nuova Valcavallina; l’anno d’oro stabilito due stagioni or sono in quel di Carobbio degli Angeli; il riferimento, in termini di spogliatoio, oltre che di scacchiere in campo occorso in poche settimane di attività, in quel di Cenate. Sono soltanto alcune delle prodezze di Gianluca Piro, oggi più carico che mai, grazie alla doppietta domenicale, al cospetto di un avversario che si preannuncia tra i più temibili dell’intero panorama della Promozione orobica, e grazie alle sensazioni che, giorno dopo giorno, iniziano a farsi largo nell’ambiente cenatese: “Stiamo raccogliendo poco, per quanto in realtà abbiamo seminato, ma se continuiamo su questa strada, continuando ad ascoltare mister Cefis, possiamo raggiungere traguardi importanti. Dobbiamo crederci e dobbiamo continuare a lavorare come stiamo facendo, con umiltà e convinzione. I 100 gol non rappresentano un punto di arrivo, semmai di partenza. Va preso per quello che è, un traguardo che poteva inizialmente sembrare banale o superfluo, ma che in realtà deve diventare motivo di orgoglio, oltre che la molla per fare sempre meglio, perché rimanda a persone cui devo molto. In primis, penso alla mia famiglia e a tutti i compagni con cui ho giocato. Senza i compagni, non avrei mai raggiunto questa cifra. Una dedica speciale va a mio papà (il compianto Bettino Piro, già presidente del Savona nei primi Anni Duemila, scomparso nel 2018, n.d.r.), l’unica persona che oltre ragionevole dubbio ha sempre creduto in me, a prescindere da tutto. A volte non ci credevo e invece avrei dovuto ascoltarlo un po’ di più. Ecco, se in questo percorso devo pensare a un rammarico, dico che avrei dovuto crederci come ci credeva lui. Ringrazio tutte le persone con cui ho giocato, tutti gli allenatori e i dirigenti che hanno creduto in me. E un pensiero speciale va alla mia famiglia, in particolare a mio papà, a cui devo tanto per il giocatore e l’uomo che sono oggi”.
Nik
Nella foto di copertina, la foto con i compagni a margine dell’allenamento di martedì. Nel video qui sotto, le immagini (produzione Antenna2 TV) delle due reti di domenica a Pianico (con inchino alla German Denis per il 100° gol)