Alzi la mano chi, pescando nello scrigno della memoria, ricorda un tutto esaurito a Bergamo per una partita su qualunque fronte con l’Udinese. Eppure domenica a pranzo ci saranno anche 1.159 tifosi ospiti sui circa 24 mila totali del Gewiss Stadium, qualcosa che suona come festa per un terzo posto conquistato dall’Atalanta sbancando la capolista Napoli domenica scorsa per la quinta vittoria di fila in un campionato che sembra promettere meglio del previsto. I bergamaschi sono on fire: nell’infrasettimanale davanti a 60 mila testimoni di cui un trentesimo tifosi accorsi entusiasti tra il Brembo e il Serio, settimo risultato pieno nelle ultime dieci partite sui ambo i versanti.
La parola scudetto, pur silenziata nei corridoi di Zingonia, sarebbe teoricamente a portata di un ulteriore successo, essendo 3 i punti che distanziano i nerazzurri dalla vetta, pur sapendo che quest’ultima non potrà essere in ogni caso conquistata. Domenica sera, infatti, c’è lo scontro diretto di San Siro tra l’Inter immediata inseguitrice e i Ciucci dell’ex tecnico-meteora atalantino Antonio Conte. Se gli uomini di Gian Piero Gasperini centrano i tre punti contro i friulani, battuti dal Venezia e in casa dalla Juventus nelle ultime due giornate ma comunque capaci fin qui di 5 bottini pieni fra cui l’unico in trasferta a Parma, possono sorpassare di una lunghezza (25, 24 e 22 le posizioni) i milanesi in caso di vittoria esterna o agganciare i portacolori del Golfo in caso contrario con minifuga interista alle soglie della terza pausa per le Nazionali.
A proposito di questa, non vi parteciperanno, perché trattenuti al Centro Sportivo Bortolotti dalle rispettive lesioni al bicipite femorale, Sead Kolasinac (Bosnia; primo grado, a destra) e Charles De Ketelaere (Belgio; basso grado, a sinistra), gli acciaccati di Stoccarda (13′ e poi spazio a Kossounou per il braccetto), ovviamente out contro le Zebrette. Sulle quali il papabile sostituto del fiammingo, assistman da subentrato all’intervallo a Mario Pasalic per il vantaggio di Ademola Lookman mercoledì sera in Champions, potrebbe attraversare la strada della rinascita definitiva Nicolò Zaniolo, sbloccatosi proprio nella serata di coppa firmando il raddoppio da rimpiazzo in corsa del centravanti Mateo Retegui. Un mancino in teoria alla ricerca della prima titolarità stagionale e che come unico rivale pare avere il meno offensivo ex di turno Lazar Samardzic.
Salvo qualche pedina cambiata a titolo di turnover comunque mirato, vedi Ruggeri che si riprende la mancina condannando al ballottaggio Zappacosta e Bellanova, entrambi molto positivi e continui in Svevia, o il possibile riposo per Ederson col jolly croato scalato nuovamente in mediana, la cifra tattica è il ritorno al tridente fin dal kick off dopo essersi materializzato nella ripresa contro la squadra di Sebastian Hoeness. 3-4-3 contro 3-5-2 e attacco da duelli individuali, insomma, senza portatore fisso di primo pressing sul regista basso avversario. I furlàn sono nella parte sinistra della classifica, a 16 punti in 11 giornate, e hanno davanti la pertica Lorenzo Lucca, azzurrato recentemente, intorno a cui gira il fantasista mancino Thauvin già nel mirino della Dea qualche mercato or sono. Una partita da prendere con le pinze.
Atalanta-Udinese: così (forse) in campo (domenica 10 novembre, 12.30, 12a giornata)
ATALANTA (3-4-3): 29 Carnesecchi; 3 Kossounou, 4 Hien, 19 Djimsiti; 77 Zappacosta, 15 De Roon, 8 Pasalic, 22 Ruggeri; Zaniolo, Retegui, Lookman.
A disp.: 28 Rui Patricio, 31 Rossi; 2 Toloi, 5 Godfrey, 7 Cuadrado, 16 Bellanova, 27 Palestra, 6 Sulemana, 13 Ederson, 44 Brescianini, 24 Samardzic, 48 Vlahovic. All.: Gian Piero Gasperini.
UDINESE (3-5-2): 40 Okoye; 27 Kabasele, 29 Bijol, 30 Giannetti; 19 Ehizibue, 8 Lovric, 25 Karlstrom, 5 Payero, 11 Kamara; 10 Thauvin, 17 Lucca
A disp.: 90 Sava, 93 Padelli; 4 Abankwah, 16 Palma, 23 Ebosse, 31 Kristensen, 33 Zemura, 77 Rui Modesto, 6 Zarraga, 14 Atta, 32 Ekkelenkamp, 21 Iker Bravo, 22 Brenner, 9 Davis, 99 Pizarro). All.: Kosta Runjaic.
Arbitro: Di Bello di Brindisi (Carbone di Napoli, Peretti di Verona; IV Rutella di Enna. V.A.R. La Penna di Roma 1, A.V.A.R. Gariglio di Pinerolo).