Reggio Emilia
– “La Coppa Italia sarebbe la ciliegina su una torta costruita in questi cinque anni”. Il verbo di Gian Piero Gasperini alla vigilia del secondo atto finale del trofeo nazionale vale come un diktat per la sua Atalanta: “La torta, però, è quello che questa squadra è stata capace di fare in questi cinque anni. Ci siamo qualificati tre volte alla Champions League: non è alzare un trofeo, ma è lo stesso un grande successo. Dopo tutto in Italia ce ne sono soltanto due: l’altro è lo scudetto…”. Una battuta anche in quota mani di Bastos del 2019, polemiche arbitrali recenti in Juve-Inter e dintorni: “Questa partita ce la siamo conquistata, spero sia priva di episodi difficili da interpretare e spunti polemici, anche perché i pur pochi tifosi in tribuna sono una piacevole novità”.
GASPERINI TRA COPPA E CAMPIONATO. “Chi dice che la Juventus tirerà indietro la gamba domani affinché noi la favoriamo domenica nella corsa alla Champions battendo il Milan dice stupidaggini. Siamo responsabili del nostro destino, Milan e Juventus che sono grandi squadre sono responsabile del loro. In entrambe le partite faremo il massimo delle nostre possibilità: prima per vincere la Coppa Italia, poi per arrivare secondi in serie A. Il resto sono illazioni di poco conto – il pensiero del tecnico nerazzurro -. La Juve non ha avuto la stessa stagione delle precedenti nove e ciò non toglie niente al valore della squadra, ma stavolta in campionato siamo stati più bravi noi. Abbiamo eliminato il Cagliari e squadre come la Lazio e il Napoli, abbiamo diritto di giocarci questa partita. Mi auguro sia molto bella”.
GASPERINI E LE SCELTE. “Se devo scegliere tra Champions e Coppa Italia, ho sempre detto che avrei scelto la prima. Ma adesso possiamo giocarci la seconda dopo aver conquistato la terza qualificazione alla prima: una finale secca non è una partita di campionato, le contendenti si conoscono bene ma hanno un solo risultato – ha proseguito dalla pancia del Mapei Stadium in diretta RaiSport -. Rispetto alla sfida alla Lazio di due anni fa sono diversi gli avversari e il contesto, perché questo è davvero un campo neutro: non fu una partita giocata moltissimo, spero che domani sia più bella. Qualche insegnamento dobbiamo pur averlo tratto da quella volta a Roma”.
GASPERINI E REGGIO EMILIA. “Qui c’è stata la prima vera grande crescita internazionale dell’Atalanta: ne abbiamo fatto tesoro per migliorare anche in campionato. Quando giochi contro la Juventus comunque non puoi essere favorito, perché come il Real Madrid è costruita con mezzi e obiettivi molto diversi dai nostri. Poi è chiaro che crediamo di potercela fare. Domani se vinciamo facciamo una grande festa: incontriamo una squadra sicuramente in difficoltà ma che può comunque raddrizzare la stagione”.