L’Atalanta sbaraglia il Verona e il manico ha sassolini da togliersi dalle scarpe. “Sugli infortuni vedo troppi scienziati: se fossero tutti così spiegabili, non avremmo nemmeno bisogno dei medici e della scienza. Chi gioca lo fa perché ha l’okay dello staff sanitario”. Gian Piero Gasperini, già che c’è, dalla pancia del “Bentegodi” ne assesta un’altra alla stampa: “L’autostima non l’abbiamo mai persa, certo abbiamo raccolto molto meno con Torino e Bologna. Chi non capisce il calcio non può parlare di fiducia da ritrovare. Le prestazioni sono sempre state all’altezza”.
Sarà come dice il mister, ma un altro acciacco si aggiunge ai troppi. Oltre quello della vigilia: “De Ketelaere ha preso un colpo al colpaccio, una contusione, e ho preferito evitargli il secondo tempo. Maldini, invece, in rifinitura ha accusato un problema durante un piccolo movimento: gli accertamenti sono previsti per domenica mattina. E Carnesecchi avrebbe giocato oggi se non avesse avuto il 39 di febbre”.
Capitolo Retegui, il più piacevole del ventiquattresimo turno anche se pure qui non manca la frecciatina: “La cultura del riposo da sabato a mercoledì proprio non ce l’ho. Retegui gioca con continuità come gli altri ed è una squadra mai sotto tono. Corre poco, quindi l’ho lasciato dentro (ride, NdR). Mateo è straordinario quando la squadra domina e gioca molto vicino all’area avversaria: un realizzatore dai numeri incredibili, ha la calamita per la palla. Ci sono partite in cui non si domina e in cui sei costretto a difenderti: è lì che ci sono i margini di miglioramento”.
“Ci sono periodi in cui crei ma fai meno gol e gare in cui realizzi di più. Contro Torino e Bologna siamo stati sotto standard dal punto di vista realizzativo. Poi abbiamo preso tre gol di fila praticamente uguali.
A metterci in difficoltà sono stati i tre infortuni gravi in pochissimo tempo Kossounou, Scalvini e Scamacca. Tre giocatori forti out per tutta la stagione. Gli altri tre, dovessero farsi tre settimane di stop, salterebbero sei partite e per noi sono tante.
A Scalvini è uscita la spalla, a Scamacca si stacca il tendine dopo un minuto. Parliamo di interventi chirurgici e venivano da due crociati, entrambi avevano avuto via libera dallo staff medico-sanitario. Ma gli scienziati improvvisati vengono a raccontarcela.
Il campionato e la Champions sono competizioni diverse, a Bruges non ci sarebbero stati problemi nemmeno con una sconfitta oggi. Mercoledì l’adrenalina sarà a mille su entrambi i fronti. Comunque sul fronte interno a quattordici giornate dal termine la classifica è straordinaria. A farci perdere punti i gol da palla inattiva e la percentualizzazione bassa di realizzazione dei rigori, una cosa un po’ atavica anche se nei due anni precedenti avevamo avuto una percentuale alta.Posch è stato un tentativo della società di sostituire Scalvini e Kossounou, ma a Bologna era finito a giocare da quarto. Sul mercato serve una visione a 360 gradi: Stefan sa stare in campo, ha conoscenze, oggi non ha sbagliato niente.
Carnesecchi aveva il 39 di febbre, altrimenti oggi avrebbe giocato. Lookman ha una forte contusione trascinatasi dal Napoli, non so se giocherà a Bruges, sarebbe bello tornasse buono per sabato prossimo o per il ritorno. Per Kolasinac è uno stiramentino muscolare: è un highlander, ma stavolta meglio che non ci metta dieci giorni a recuperare anziché il doppio” (Gian Piero Gasperini).Ederson dos Santos
“Era importante vincere, che Retegui segnasse e non prendere gol. Questo ci dà fiducia per Bruges.
Dobbiamo essere tutti pronti, soprattutto adesso che abbiamo tanti infortunati: l’opportunità di giocare significa poter essere utili per la squadra.
Ogni tanto è giusto prendere un po’ di botte. Gasperini mi chiede di avvicinarmi all’area e un po’ di libertà per la conclusione personale. So di dover mantenere un certo equilibrio e di dover provare anche gli assist.
Mi piace sia il gol oggi che quello di Barcellona, se ne capita un altro con la maglia bianca meglio”.Mateo Retegui
“Abbiamo fatto benissimo, la squadra ha mostrato tanta personalità dopo la sconfitta col Bologna. Questo è importante, siamo con la testa alta e portiamo a casa 3 punti molto importanti. Non siamo solo Kean e io a star facendo bene in campionato in ottica Nazionale. Io penso all’Atalanta: abbiamo dimostrato quanto bene possiamo giocare e adesso abbiamo la testa al Bruges”.Berat Djimsiti
“Retegui è una forza anche in allenamento, gli basta davvero poco per segnare. Sta lavorando tanto e il poker di oggi al Verona è frutto del suo impegno. Se segna lui rende felici anche noi.
Il periodo è difficile per le tante assenza, ma la prestazione non è mancata nemmeno col Torino e col Bologna. La squadra c’è, tiene duro ed è sempre presente”.