Fabrizio Carcano
“Abbiamo preso una dura lezione da una squadra più brava e più forte sotto tutti gli aspetti. Complimenti alla Dinamo. Nella ripresa c’è stato più equilibrio, abbiamo fatto meglio e abbiamo prodotto qualche occasione da gol ma questo non cambia l’esito della gara”.
Nella sala stampa del Maksimir Stadion di Zagabria un corrucciato Gian Piero Gasperini ha provato a spiegare le ragioni della seconda sconfitta peggiore della sua gestione nerazzurra: un 4-0 superato solo dal 7-1 dell’Inter del febbraio 2017.
“Lo ripeto, abbiamo preso una bella lezione. Non sono né arrabbiato ne deluso. Semplicemente ci hanno surclassato in tutto, in tutte le fasi del gioco. Ai miei giocatori non ho nulla da rimproverare sotto il profilo dell’impegno. Loro si stati bravi in tutti i reparti, ci hanno battuto ovunque. Non ci è capitato spesso di perdere partite così ma quando ti capita devi farne tesoro e metterlo in pratica per le prossime partite. Sapevamo che a questo livello era tutto più difficile, anche tecnicamente. Il fatto che la Dinamo giochi regolarmente la Champions dimostra che il livello qui è più alto e che queste partite ci servono per alzare la nostra qualità e intensità. Dobbiamo imparare da queste sconfitte per alzare l’intensità delle nostre prestazioni. Dobbiamo trarre anche degli insegnamenti per il campionato, da questa sconfitta dobbiamo imparare qualcosa.”
Gasperini non getta comunque la croce sui suoi giocatori.
“Ho visto l’impegno dei miei ragazzi e ho visto comunque delle buone case da Malinovskyi e Pasalic, per esempio. È chiaro che in difesa qualche problema lo abbiamo, siamo mancati non solo in difesa ma anche negli altri reparti ma è evidente che dobbiamo migliorare e che dobbiamo imparare a impattare diversamente all’inizio quando i ritmi sono più alti e bisogna avere un migliore approccio. Sono tutti aspetti su cui dobbiamo lavorare. Ma è chiaro che giocando un calcio molto offensivo lo sappiamo che ci esponiamo molto”.