La battuta la fa a DAZN Gian Piero Gasperini: “Avrei preferito assistere a Napoli-Inter dalla vetta della classifica”. Tra bordocampo e pancia del Gewiss Stadium, l’allenatore dell’Atalanta deve rassegnarsi agli occhiali inforcati col Venezia a due settimane dal paio indossato con l’altra pericolante Cagliari: “Questo è il calcio, che è pieno di partite combattute e giocate. C’è poco da rimproverare ai giocatori: hanno spinto e creato occasioni, contro un avversario tosto che ci ha impedito continuità nelle azioni. Se non riesci a sbloccare, corri anche dei rischi”, la premessa dalla sala stampa.

Solo 4 punti nelle ultime 5 disputate a Bergamo stanno cominciando a fare da zavorra: “In casa abbiamo incontrato il Torino, il Cagliari e il Venezia con cui non siamo andati in vantaggio e in due casi non abbiamo nemmeno segnato. In trasferta abbiamo qualche spazio in più – la spiegazione del tecnico nerazzurro -. Lookman rimane sempre il giocatore più vivace, ha concluso parecchie volte da posizione pericolosa. Anche Retegui ne ha avute. In questo momento ci sta penalizzando la mancanza di precisione”.

Maldini è appena rientrato e l’ho provato al posto di De Ketelaere ma a Retegui tolto, perché ci accentravamo troppo faticando a creare gioco, mentre con Samardzic abbiamo costruito qualche situazione in più. Ma i ragazzi non devono abbattersi: chi nel primo tempo era in difficoltà nel secondo ha fatto comunque meglio– la chiosa gasperiniana –. In questo periodo le differenze tra le squadre non sono così ampie, è una fase equilibrata in cui tutti hanno obiettivi da inseguire e chi è indietro cerca di migliorarsi per avere più chances. La salvezza è quasi più importante delle qualificazioni alle varie coppe: si sono viste spesso rimonte negli ultimi anni”.

Davanti ai taccuini, anche Ederson dos Santos, meglio in ripiegamento che in proposizione: “Non siamo riusciti a segnare, abbiamo creato occasioni belle senza fare gol. Se non si segna, non si vince. Abbiamo anche difeso bene recuperando un po’ di palloni, ma non basta”, l’impressione a caldo del centrocampista. “Ogni squadra ha i suoi momenti, gli alti e i bassi. Il calcio è così, non si può sempre vincere bene e non sempre si vince quando si gioca bene come oggi. Era una bella occasione di mettere Napoli e Inter in difficoltà, ma nelle undici partite che restano tutto è possibile”.

“Dobbiamo cercare di fare meglio contro chi viene a Bergamo a difendersi, perché con chi si propone facciamo decisamente meglio. Ma va rispettato chi c’è dall’altra parte. Non basta la mentalità di voler vincere sempre – conclude il brasiliano -. Il protagonista è il primo in classifica. Noi stiamo facendo molto bene. Se riusciamo ad avere risultati più positivi, protagonisti potremo diventare anche noi. C’è da lavorare per le ultime undici partite”.

Gasperini a DAZN

“Non abbiamo avuto continuità in attacco nel primo tempo. Nel secondo meglio, pur tra gli errori tecnici, contro l’ottima prestazione difensiva del Venezia, ben schierato in campo e attento.

Abbiamo dato moltissimo, giocando in casa troviamo difese numericamente molto addensate e segnare diventa complicato. In alcune situazioni non siamo stati perfetti.

Ho tolto Retegui per attaccare meglio le posizioni anche sugli esterni, ma non siamo stati efficaci come al solito. Il nostro campo generalmente è ottimo, ma in alcuni periodi dell’anno non è il massimo giocare palla a terra. Questo non è però il motivo del pareggio.

Ci aspettavamo tutti i tre punti. Ci sono state le difficoltà causate da un avversario davvero buono. L’equilibrio in ogni gara è totale, non ne esistono di non complicate. Ci dispiace per il risultato, ma non abbiamo perso e la prestazione c’è stata. Il campionato è lunghissimo”.

Esse Effe