Gian Piero Gasperini vive il dopogara con la Juventus contento dello spettacolo offerto, “perché si poteva vincere come perdere e abbiamo provato più degli avversari a fare la partita, dominando a larghi tratti il primo tempo pur senza essere pericolosissimi”, ma anche rammaricato per aver perso una pedina chissà fino a quando: “Era arrivato per sostituire Scalvini che s’era rotto il crociato e adesso s’è fatto male lui – l’esordio sconsolato del tecnico dell’Atalanta in sala conferenze al Gewiss Stadium -. Giorgio non ha nulla di grave, solo una contusione al ginocchio. Per Kossounou c’è grande rammarico, è un ragazzo fantastico che stava molto bene con noi. Un infortunio capitato in modo banale: purtroppo è successo, starà fuori parecchio”.
C’è anche, anzi soprattutto una sfida scintillante da commentare: “Globalmente abbiamo cercato più noi di fare la partita mancando anche occasioni clamorose. Per i numeri il risultato è abbastanza equo, ma poteva andare da una parte o dall’altra tranquillamente. Abbiamo subito un po’ i contropiedi della Juventus”, il Gasp-pensiero. Confortato da un Sead Kolasinac che non aspetta una seconda domanda dalla platea: “A mente fredda è difficile dire se siano stati due punti persi o uno guadagnato. Abbiamo giocato per vincere come sempre offrendo una grande prestazione”, le laconiche parole dello squalificato illustre sabato sera col Napoli avendo speso il quinto cartellino del girone d’andata su Nico Gonzalez.
Inutile, quasi, che l’uomo in panchina indichi l’uomo decisivo: “Retegui occupa l’area meglio degli altri attaccanti, ha fatto un altro gol importante e ci dà un valore molto più alto. De Ketelaere e Lookman comunque stanno facendo benissimo. Col Napoli sabato sarà un’altra grande partita. Un’occasione fantastica, un altro appuntamento dopo una sfida molto dispendiosa: dal martedì al sabato speriamo di recuperare bene”.
“La Juventus aveva giocato così anche col Milan e col Torino trovando soluzioni senza Vlahovic, senza centravanti di ruolo, con Koopmeiners su cui non devo aggiungere altro ritenedolo sempre forte e determinante, e McKennie. Abbiamo comunque trovato le giuste misure contro gente molto veloce. C’era il rischio di allungarsi un po’ a forza di spingere: con Kalulu, partiyìto da dietro, abbiamo preso una brutta infilata, frutto della fatica. Quand’è entrato Samardzic ha dato un’accelerata alla partita. Su Lookman un salvataggio sulla linea, in più una manciata di occasioni anche clamorose: c’era la sensazione di poter segnare anche dopo aver pareggiato”, l’ipse dixit del mister. Che alle tv via cavo aveva così commentato, prima di far salotto con web e carta stampata: “Sono orgoglioso perché quest’Atalanta non molla mai. Quando esprimiamo questa qualità con questo spirito, io sono soddisfatto. Crocevia per lo scudetto, quando? Col Napoli? Io penso al crocevia per la Champions…”.