“È stata una partita equilibrata, penso che abbiamo fatto una buona gara, non siamo mai riusciti a trovare lo spunto giusto, abbiamo attaccato a lungo, ma non abbiamo concluso abbastanza. Adesso ripartiamo dal prossimo incontro con il Verona. Dobbiamo vincere adesso più partite possibili”.
Gian Piero Gasperini mastica amaro dopo l’eliminazione contro il Lipsia.
“In queste ultime gare abbiamo avuto difficoltà nell’effettuare l’ultimo passaggio e il tiro. Ma con una prestazione come questa sera possiamo comunque recuperare posizioni in campionato. Abbiamo fatto un’ottima partita per larghi tratti, purtroppo non è bastato . Abbiamo concesso qualcosa, com’era normale che fosse, anche perché in Europa non si vedono partite dove attacca solo una squadra”.
“Non è una stagione disfattista, l’Atalanta – ha rimarcato Gasp – sia in Champions che in Europa League ha fatto delle ottime partite e poi vedremo le novità della nuova società. E’ arrivato un nuovo direttore sportivo, saranno loro a dettare i temi e io dirò le mie idee. Poi dopo vedremo, partiamo da un base di squadra che ha un suo valore. Sei anni sono tanti però ci sono delle prospettive non così negative. Noi non abdichiamo, ci giocheremo tutte le partite che rimangono”, ha aggiunto il tecnico nerazzurro.
Lamentandosi poi per il mancato rigore non assegnato dall’arbitro Miguel.
“Il rigore non concesso? La cosa strana è che prima ha dato una punizione che non era un fallo di mano evidente, poi il secondo era rigore, è la dimostrazione che sui falli di mano c’è una confusione assoluta, lo stesso arbitro valuta due episodi in maniera differente a distanza di 30 secondi”, ha concluso Gasp.
Fabrizio Carcano