Vigilia tranquilla? Sì, ma sul pezzo. “So che la stampa sottovaluta lo Sturm Graz, non certo noi. Giocare subito è la cosa migliore, in Champions non abbiamo ancora chiuso il discorso qualificazione e vorremo andare a Barcellona il 29 con questa certezza. Martedì potrebbe essere una giornata decisiva”. Gian Piero Gasperini sembra aver digerito benone i soli 3 punti nelle ultime 4 giornate di campionato, tanto da citare molto en passant i due scontri al vertice di settimana scorsa col solo punticino in dote.

“L’anno scorso con lo stesso avversario in Europa League erano state due partite equilibrate e difficili, 2-2 là e 1-0 per noi qua. Il nucleo è lo stesso anche se sono cambiati alcuni giocatori e recentemente l’allenatore. Ha fatto 3 punti, ma perdendo sempre di misura. Servono le energie migliori.
Io mi aspetto una squadra non voglio dire fresca, ma desiderosa di giocare, preparata sul piano atletico, è una squadra che già l’anno scorso aveva dimostrato di correre. Dobbiamo stare molto attenti e trovare una grande concentrazione: ci saranno delle difficoltà, preparare la Juve e il Napoli è più semplice, qui il discorso qualificazione non è ancora chiuso.
Zaniolo ha accusato un fastidio all’adduttore durante una conclusione, niente di grave. Fuori per la partita, poi vedremo.
Carnesecchi è sempre stato un ragazzo di grandissima prospettiva, è maturato anche come persone, lavora con grande umiltà. Le sue parate sono spesso importanti e decisive.
Lo Sturm Graz ha giocatori rapidi davanti e gioca sempre per segnare. Samardzic? Bene con la Juventus subentrando e col Napoli con una partita di livello. Per ora ho preferito farlo giocare in posizione più avanzata come De Ketelaere. E’ giovane, ha grande talento, può occupare il ruolo vacante da Koopmeiners, lo fa con altre caratteristiche da Pasalic mentre Brescianini è una mezzala. Lazar ha resistenza e valori atletici di alto livello.
Il percorso è buono finora avendo vinto tre partite in trasferta, in casa con l’Arsenal abbiamo esordito bene, il mezzo passo falso sfortunato è stato col Celtic e col Real abbiamo perso pur giocando una bellissima gara. Non si può arrivare al traguardo e poi piantarsi, fermarsi: il passo in più va fatto. sarebbe bello andare a Barcellona con la qualificazione certa.
Per Retegui parlano i numeri, la qualità e la varietà dei gol, è determinante. Cuadrado è stato vicino a giocare con più continuità ma ha avuto due intoppi consecutivi in un mese, ma ha recuperato lo sprint dei giorni migliori. Ora è recuperato, nel prosieguo è utile con le caratteristiche che altri non hanno. Ma domani faccio giocare Palestra, è cresciuto molto ed è il momento di lanciarlo in una partita importante”.

Dalla pancia del Gewiss Stadium, la vigilia della settima e penultima giornata di League Phase di Champions League, coi nerazzurri a meno 2 dall’ottavo posto, ha parlato anche il portiere Marco Carnesecchi.

“Personalmente è un momento fantastico, dovuto alle grandi prestazioni della squadra che mi esaltano. I risultati stanno arrivando. La Nazionale? Penso solo a continuare così, sta a me mettere in difficoltà chi deve scegliere: serve un equilibrio tra il far bene e il continuare a migliorarsi.
La Champions League mi ha permesso uno step mentale perché vi si giocano partite importanti. E’ un allenamento con le squadre più forti in circolazioni che consentono di alzare ulteriormente il livello.
Non riuscire a intervenire sulle occasioni degli avversari mi dà molto fastidio e penso al Napoli.
Non sta succedendo niente, offriamo prestazioni di grande livello anche senza grandi risultati. Magari con la Lazio il primo tempo non era stato fra i migliori, ma ci siamo riscattati. Non è un periodo negativo, spesso siamo riusciti a non perdere.
Ho imparato a gestire le emozioni e anche a subentrare quando non giocavo tanto. L’anno scorso è stato importante. Adesso dietro ho Rui Patricio che è un ragazzo e un atleta speciale, mi aiuta con le letture delle situazioni. Imparo anche da lui.
L’importante è farsi trovare pronti, spero ci siano parate da fare ma non troppo complicate, non voglio rischiare di sbagliare.
Allo stadio c’è un’atmosfera incredibile, i tifosi trasmettono una grande carica. Ci aiutano tantissimo a non mollare.
A Graz ricordo un ambiente complicato, qui lo troveranno loro.
L’effetto Champions è un sogno da bambino, un’emozione indescrivibile. Però non ci si può far prendere, siamo carichi per una grande notte. E sui rinvii di piede mi applico: spero che il vento li tenga in campo…”.