Niente scudetto, altro livello: “Lo dico obiettivamente, non siamo pronti né attrezzati. Ci serve un passo in più dal punto di vista tecnico”. Gli ottavi di Champions League, però, altro discorso: “Nonostante le mille simulazioni di una classifica su cui fare previsioni è impossibile per le troppe variabili, ci siamo avvicinati alla possibilità di raggiungerli. l’importante è fare più punti possibili in attesa di giocarcela con Real Madrid e Barcellona. Non è che il calendario sia proprio simpatico”. Gian Piero Gasperini, vinta la seconda partita su quattro della fase campionato, seconda trasferta su due a Stoccarda a ruota del tris il 2 ottobre a Gelsenkirchen con lo Shakhtar, gongola per la sua Atalanta: “Perché abbiamo saputo soffrire quando c’era da soffrire, attaccando quando ce n’è stata la possibilità. Anche quando non c’era ordine, c’è stata la concentrazione, l’attenzione. L’efficacia, la stessa che ci permette certi risultati ormai da parecchie settimane”, la sentenza del mister dalla pancia della MHP Arena.
“Vincere in Champions su questi campi contro queste squadre è veramente difficile. Abbiamo sempre cercato di creare senza subire più di tanto anche quando la partita è diventata un po’ più sporca. De Ketelaere l’abbiamo messo per cercare di vincerla e difatti siamo andati avanti grazie a un suo spunto, è cresciuto tanto a livello di personalità e di lettura del gioco, anche di forza per sopportare i contrasti – spiega il Gasp -. Quando hai davanti Charles, Retegui e Lookman, ma anche Pasalic, hai sempre la chance di vincere. Nel finale nonostante qualche sbandamento siamo stati capaci di chiuderla con Zaniolo, per il quale sono particolarmente felice perché il gol lo aiuta a entrare di più nella nostra mentalità: un’iniezione di fiducia, è stato molto freddo nello scivolare in area su quel rimpallo”.
E Nicolò, l’interessato? Sospiro di sollievo, che quasi fa premio sull’esultanza liberata a tutta gola dopo quella scaltra fuga per il rasoterra: “Mi sono tolto un peso. Non era così scontato vincere in casa di una squadra così forte, ma siamo entrati molto concentrati in difesa – le dichiarazioni a Sky del prestito del Galatasaray -. Poi in Europa ci sono più spazi, le partite sono più aperte. Servono idee chiare quando si affronta una competizione europea. Io resto concentrato sugli allenamenti e sul lavoro seguendo le indicazioni del mister e facendo una vita da atleta”.
Isak Hien è stato scelto dall’UEFA quale migliore in campo: “Ma Touré mi ha fatto faticare parecchio, è davvero difficilissimo da tenere – ha rimarcato, tra il canale ufficiale YouTube e Bergamo Tv, il centrale difensivo svedese -. Un successo molto importante, la fase difensiva l’abbiamo fatta bene tutti quanti. Premio dell’UEFA o no, è stata una settimana veramente incredibile per la squadra e per me: erano tre punti fondamentali e ce li siamo presi”. E Ademola Lookman, idem come sopra per quanto riguarda microfoni e telecamere, ha chiuso il cerchio delle dichiarazioni: “Un gol importante con cui mi sono sbloccato in Europa in una grande prestazione di squadra. I riconoscimenti e i successi individuali contano solo se utili alla causa. De Ketelaere continua a farmi assist, c’è una grande intesa. Otto punti in classifica sono un’ottima base per affrontare avversari sempre più duri in una competizione ostica”.
“El Bilal Touré merita tanta fortuna, ha superato con dignità e professionalità i due infortuni in pochi mesi. L’ho visto forte, anche di testa, e scattante: ha giocato un’ottima partita”, ribatte il tecnico dei bergamaschi sull’ex di turno, che da palla inattiva almeno una volta l’ha sfiorata. anche di testa. C’è la certezza anche di un’alternativa di lusso in più dietro: “Peccato per lo stiramento di Kolasinac, che però ha dato l’opportunità a Kossounou di dimostrare le sue grandi qualità. Ha giocato molto bene anche lui”.
Infine, sull’obiettivo ottavo posto per la qualificazione diretta agli ottavi o, fino al ventiquattresimo, in ottica playoff di febbraio: “La classifica è un rebus per tutti quanti, non so che succederà, stanno facendo tutti mille simulazioni e proiezioni. Ci siamo avvicinati alla possibilità di qualificarci: la sensazione è che tra sesto e decimo posto, come tra ventunesimo e ventottesimo, ci sarà una mischia da risolvere con non poche variabili, ad esempio col quoziente reti. Arriveranno tante squadre tutte insieme e per questo dobbiamo fare punti prima. Abbiamo Real Madrid e Barcellona da affrontare…”. Primo lo Young Boys, mentre lo Sturm Graz è a metà del guado del programma a Bergamo, tra l’ospitata alle Merengues e la trasfertona blaugrana: “Ma era un campo difficilissimo anche questo”.