Uno scippo o poco meno, anche se le parole del dopogara non incrociano alcun eufemismo. “Ormai l’arbitro non è sul campo, nemmeno va a rivedere gli episodi. Al netto del rigore sbagliato da Retegui, ce n’è stato tolto uno prima per fallo di mano e in precedenza c’è anche il gol annullato a Bellanova. Due episodi determinanti. Già il Torino non ha una difesa facile da superare, se poi ci si mettono quelli della sala Var di Lissone… Ormai arbitrano loro. Chi deve dirigere una gara? E se lo fa, è in grado di farlo?”. Un j’accuse pesantissimo, quello di Gian Piero Gasperini dopo l’uno a uno della sua Atalanta col Torino a ruota di una partita dominata in lungo e in largo.

“Difficilmente in campionato si vede un avversario in grado di fare così poco come oggi, l’abbiamo ridotto ai minimi termini. Abbiamo sbagliato il posizionamento sul gol dell’1-1 da punizione dove non abbiamo scalato nel modo giusto.
Gli episodi pesano soprattutto perché ha deciso la sala Var di Lissone in modo insindacabile. Non si sa chi sia l’arbitro e se sia in grado di prendere decisioni.
Non posso che fare i complimenti ai ragazzi per come sanno riproporsi da una competizione all’altra ogni tre giorni. Non è uguale per tutti: col Bruges nei playoff giochiamo mercoledì e il martedì dopo, col Verona sabato in mezzo. Chi ha un calendario così?

Carnesecchi paga un rinvio nel finale a Barcellona, Kolasinac ha un risentimento al bicipite femorale, Scamacca al rientro ha avuto problemi al quadricipite. Non sono comunque preoccupato, sono degli highlander. Solo Zappacosta recupera per martedì in Coppa Italia col Bologna, gli altri non so, non credo nemmeno per Bruges.

Sulla punizione abbiamo sbagliato a scalare e a posizionarci. Non è un momento fortunatissimo sul piano degli infortuni e nemmeno su quello del risultato, dove oggi c’è stato tolto qualcosa” (Gian Piero Gasperini).

Parole dallo spogliatoio

“Non abbiamo fatto abbastanza per vincerla, anche se da parte nostra è stata una buona partita. Non possiamo guardare la classifica ogni settimana: vogliamo sempre giocare bene, migliorare e fare di più.

Col Bruges ci aspettano due partire dure perché è una squadra forte, bisogna fare bene a casa loro per metterci in condizione di fare il ritorno al meglio senza rischi.

Oggi abbiamo perso due punti, ci sono state tante interruzioni ma non ci sono scuse. Dobbiamo decisamente fare meglio.
Sul rigore non dato non ho visto dal campo se fosse fallo di mano. Il gol preso invece l’abbiamo concesso troppo facilmente e somiglia al secondo gol preso a Barcellona.

Siamo contenti del rientro di Scamacca, Gianluca ha lavorato benissimo e meritava di tornare a giocare con noi. E’ un valore aggiunto” (Isak Hien”.