“Dobbiamo essere pronti ad affrontare più situazioni diverse, con lo Spezia le difficoltà saranno d’altro genere. Ma la squadra è sul pezzo, concentrata, ha motivazioni.”
Gian Piero Gasperini, alla vigilia della a casalinga contro lo Spezia, non teme cali di concentrazione dei suoi, anche se ormai la testa inevitabilmente è rivolta alla grande notte di martedì a Madrid.
“In campionato ci sono 12 gare, martedì prossimo col Real Madrid è secca, da dentro e fuori. Un evento, comunque finirà. Col Real sarà un bello scontro: ci si può far male, ma non dobbiamo aver paura di snaturarci. Abbiamo 4 giorni per pensare al Real Madrid. Ora pensiamo allo Spezia. Un avversario che è l’esempio di come si possa mirare a un obiettivo attraverso il gioco: un bellissimo esempio. Mi diverte vederlo giocare, ha anche vinto contro squadre importanti. Forse con un altro atteggiamento avrebbero la stessa classifica, ma così sono encomiabili, si stanno facendo apprezzare. Gestiscono bene la palla, per prendergliela devi essere organizzato. All’andata arrivavamo dalla pausa per le Nazionali: tante occasioni per vincerla, ma zero a zero. Dobbiamo fare molto meglio dell’andata sapendo che bisogna vincere per migliorare la classifica, che è buona ma molto compatta”, è il pensiero del tecnico nerazzurro.
Ottimista sul recupero di Duvan Zapata.
“Zapata non ha niente di grave, oggi prova e ieri è andato abbastanza bene. Se ci sono le condizioni gioca, altrimenti va in panchina”.
Quindi un bilancio sulla sconfitta di lunedì sera al Meazza contro l’Inter.
“Con l’Inter è stata un’ottima gara dal risultato negativo, ma una sconfitta che lascia soddisfatti. La strada è questa: crescere per andare a giocare così contro questo tipo di squadre, stare in alto in classifica come in tutti questi anni e giocare in Europa. E’ il nostro modo di concepire il calcio e raggiungere nuovi obiettivi. Lunedì sera siamo sembrati forti anche al cospetto dell’Inter. Adesso siamo più alla pari con le big, possiamo giocarcelo. Non possiamo però imporci di dover vincere la Champione e il campionato, o di vincere con l’Inter, la Juve e il Real Madrid a ogni costo: si rischiano frustrazioni. Non ci accontentiamo, ci miglioriamo. L’Atalanta ha speso secondo il suo target. Noi abbiamo uno standard, non possiamo spendere 80 o 50 milioni o fare certi contratti: le big hanno più capacità di spesa e magari possono fare debiti, a giugno possono prenderti qualcuno. I soldi aiutano, ma un giocatore come Pessina ci è costato zero”, ha concluso Gasp.